Dragaggi, Aurelia e Pontremolese: le strategie per il futuro del porto di Spezia
di Marco Innocenti
Incontro-confronto fra le autorità e gli operatori portuali
Dragaggi, Aurelia bis, Pontremolese: sono solo alcuni dei temi affrontati nell’incontro fra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Spezia Pierluigi Peracchini, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale rappresentata dalla presidente Carla Roncallo e i principali attori della portualità spezzina.
Problemi ma soprattutto soluzioni e strategie, in particolare per quanto riguarda il raddoppio della Pontremolese che, secondo l’impegno preso da Toti, dovrebbe vedere la nascita di un tavolo di concertazione che tracci una road map, con tempi e modalità di attuazione e che permetta, già nei prossimi 3 anni, di allungare i marciapiedi per arrivare a creare treni più lunghi, fino a 750 metri. “E’ un’infrastruttura – ha detto il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini - che nel disegno della portualità del Mar Tirreno diventa fondamentale per aumentare i traffici via ferro, per arrivare ai 2,5 milioni di container e quindi, per portare le merci dove devono arrivare e cioè nel cuore dell’Europa, la Tirreno-Brennero è un’opera fondamentale”.
“Sono opere sicuramente fattibili – ha aggiunto Carla Roncallo, presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale – E sono più di una: la prima è l’allungamento dei marciapiedi di tre stazioni dove adesso non si incrociano i treni di modulo maggiore di 4.75. E l’altro è l’arrivo su Parma, che era stato già finanziato in passato e poi de-finanziato. Questo, con una riduzione delle tariffe che abbiamo chiesto, potrebbe davvero essere un buon inizio, senza perdere di vista il progetto generale”.
Ma il grido d’allarme degli operatori dello scalo spezzino hanno riguardato anche il futuro dei rapporti fra la città e il suo porto: questione ambientale, infrastrutture, lavoro e, ultimamente, anche rapporti fra istituzioni e terminalisti, con le scintille fra Comune e il Gruppo Contship su Calata Paita e non solo. “Io mi sono limitato a sollecitare l’uscita del bando per l’ampliamento del molo Garibaldi – ha spiegato il sindaco Peracchini - perché da quello dipende la restituzione di Calata Paita alla città. E’ interesse del sindaco e di tutta la comunità sapere quando questo verrà fatto. E poi è giusto dopo 5 anni che l’ampliamento venga fatto per mantenere la competitività del nostro porto”.
Condividi:
Leggi anche...
Altre notizie
Transport 507: Metrocargo "Intermodalità nel Cuneese... 5 anni dopo" e alla scoperta di Logista e il codice doganale ue
23/11/2024
di Carlotta Nicoletti
FRMCS: la conferenza UIC segna un passo cruciale per le comunicazioni ferroviarie globali
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Gioia Tauro, visita della neo segretaria generale della Uil Senese al presidente Agostinelli
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Incontro con Assocostieri, la logistica dell'energia
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Dal 15 dicembre: treni diretti Asti-Torino Aeroporto Caselle, tre corse all’ora
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti
Salvini all’Assemblea Anci: nuove risorse per i Comuni e riforma delle Province nel 2026
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti