Diga Foranea, Traversi: "Basta fake news: pronti 500 milioni come concordato"
di Redazione
La replica di Rixi: "Finanziando i due terzi dei costi, l'opera non partirà nemmeno ma lui dovrebbe saperlo"
"Contrariamente alle fake news fatte circolare negli ultimi giorni, non c'è stato alcun taglio: nel Recovery Plan che il governo invierà in Europa sará incluso il progetto della diga foranea del porto di Genova e le risorse richieste saranno, come concordato fin dal primo minuto, pari a 500 milioni di euro. È quanto ho voluto ribadire oggi al presidente dell'Autoritá di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Signorini". Il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture con delega ai porti Roberto Traversi commenta così in una nota l'incontro di questa mattina al Mit con il presidente della Adsp del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini.
"I 500 milioni dei fondi Next Generation Eu - prosegue Traversi - serviranno a finanziare i due terzi dei costi del primo lotto funzionale del progetto della nuova diga foranea. È davvero singolare che qualcuno accusi il Governo di aver dimenticato la Liguria - continua il sottosegretario - In questi quindici mesi, per la regione sono stati finanziati progetti infrastrutturali per quasi due miliardi, escludendo ovviamente il Ponte Morandi. Nessun governo ha mai fatto tanto per le infrastrutture della Liguria: dai piani per l'elettrificazione delle banchine al progetto per il ribaltamento a mare del cantiere navale di Sestri Ponente, dallo sblocco dei lavori per il Terzo Valico e il nodo ferroviario di Genova fino al progetto filobus del Comune del capoluogo".
"Le dichiarazioni del sottosegretario Traversi sono la sintesi perfetta della confusione in cui regna il governo giallo-fucsia - è la replica di Edoardo Rixi, responsabile infrastrutture della Lega - La proposta di 500 milioni di euro sul Recovery Plan per la diga foranea di Genova, come confermato dallo stesso deputato grillino, produrrà un effetto devastante. Il sottosegretario dovrebbe saperlo, mi auguro, che finanziando i due terzi dei costi, i lavori non possono neanche partire. Inoltre, se così fosse, servirebbero almeno 650 milioni visto che la prima fase ha un costo stimato in 950 milioni. Senza considerare eventuali imprevisti. Inoltre - conclude Rixi - risulta vergognoso che nel Recovery Plan il governo preveda un miliardo di euro per l'intero sistema portuale italiano e ben 600 milioni per le piste ciclabili. Trovo davvero incredibile che l'unico componente ligure del governo, invece di difendere le opere fondamentali per la sua regione, avalli la decisione di spostare parte dei fondi previsti per la diga di Genova ad altri sistemi portuali".
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