Depositi chimici, UniGe lancia il portale per il dibattito sullo spostamento

di Marco Innocenti

1 min, 37 sec

Su www.dialoghinporto.it un ciclo d'incontri pubblici e uno spazio, per cittadini e comitati, per porre domande e avanzare proposte

Depositi chimici, UniGe lancia il portale per il dibattito sullo spostamento

Lo aveva annunciato la scorsa settimana anche il presidente dell'AdSP del mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini: l'Università di Genova sarebbe stata parte attiva nell'avvio del dialogo sulla ricollocazione dei depositi chimici. Con la pubblicazione del sito www.dialoghinporto.it, infatti, prende il via il percorso dialogico tra Autorità di Sistema Portuale e città di Genova sulla rilocalizzazione dei depositi chimici Superba e Attilio Carmagnani. Realizzato da un gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze Politiche (DISPO) dell’Università di Genova formato da docenti, ricercatori e studenti e coordinato dal prof. Andrea Pirni (docente di Processi partecipativi e di attivazione, coordinatore del corso di Laurea magistrale in Amministrazione e politiche pubbliche, presidente del Centro strategico di ateneo in Sicurezza, rischio e vulnerabilità), il portale è uno strumento di ascolto attivo rivolto ai cittadini che permette l’invio di domande, considerazioni, valutazioni e proposte alle quali sarà dato riscontro entro 7 giorni.

Il percorso dialogico include poi un ciclo di incontri con associazioni e comitati, coordinati dal gruppo di lavoro del DISPO in collaborazione con i Municipi, al termine dei quali sono previsti almeno due incontri tematici in streaming di restituzione di quanto emerso. Entro il mese di aprile sarà presentato il percorso e inizieranno gli incontri nell’ambito dei Municipi. Il calendario delle attività nonché gli aggiornamenti sullo stato della rilocalizzazione saranno pubblicati sul sito. Per tutto il periodo di allerta sanitaria il dialogo si svolgerà in modalità telematica per dare a tutti modo di esprimere le proprie idee.

Il percorso dialogico ha l’obiettivo di intensificare e rendere continuativa la comunicazione tra porto e città per avvicinare sempre di più le esigenze dei cittadini al processo decisionale, sottolineando che non è un dibattito pubblico in senso stretto e non interviene direttamente sulla scelta finale dell’individuazione dell’area in cui avverrà la rilocalizzazione.