Delitto Cella, i pm: "Nada aveva scoperto un segreto, ecco perché Soracco protesse l'assassina"

di Redazione

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L'attenzione degli inquirenti puntata sull'attività del professionista datore di lavoro della vittima

Delitto Cella, i pm: "Nada aveva scoperto un segreto, ecco perché Soracco protesse l'assassina"

Nada Cella (a sinistra), la giovane segretaria uccisa nel 1996 a Chiavari (Genova) nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavorava, aveva scoperto un segreto. Un segreto che forse anche Annalucia Cecere, (a destra) l'ex insegnante accusata di essere l'assassina, conosceva. Per questo, secondo l'accusa, il commercialista l'ha coperta in tutti questi anni, pur avendola vista sul luogo del delitto. E' l'elemento cruciale attorno al quale ruotano le indagini della pm Gabriella Dotto e della squadra mobile.

Nei giorni scorsi il commercialista e la sua anziana mamma, Marisa Bacchioni, oltre alla Cecere, hanno ricevuto l'avviso della conclusione dell'inchiesta. Una indagine complessa e certosina che ha dovuto fare i conti con un muro di omertà all'epoca contro cui si sono scontrati gli inquirenti.

Del resto già all'epoca del delitto erano emersi alcuni elementi che portavano a ritenere che Nada sapesse qualcosa che non doveva essere rivelato. A dirlo, in primis, è un collega di Soracco, il dottor Marco Bertuccio. "Stavamo quasi per lasciarci, ormai circa a mezzanotte. All'improvviso - ha detto Bertuccio - lui (Soracco, ndr) mi disse, e 'poi ci sarà la botta', una cosa che riguarderà il suo studio, e che avrei appreso notizie anche dai giornali. La signorina o la segretaria se ne sarebbe andata, e allora a quel punto siccome continuavo a non capire gli dissi perché mi dici queste cose, che uso devo farne. E lui rispose: 'Tanto quando la cosa si sarà calmata, si saprà'.

Il secondo elemento riguarda un floppy disk che Nada avrebbe preso dal computer due giorni prima di morire e che avrebbe messo nella borsa. Non è mai stato ritrovato. Cosa aveva scoperto la segretaria? Forse Soracco sapeva che qualcuno dei suoi clienti gestiva un giro di usura, è una delle ipotesi degli investigatori. Per questo, è il ragionamento degli inquirenti, la mamma del commercialista disse a un prete che "terze persone le avevano consigliato di tacere sulla Cecere per il bene del figlio".

Per l'accusa, Cecere uccise Nada per gelosia e rancore perché voleva prendere il suo posto di lavoro e cercava le attenzioni amorose del professionista.