Decreto anti vespa: il centro sarà vietato a 57 mila auto e moto
di Michele Varì
Ma per il chimico Federico Valerio ad inquinare Genova sono navi, diesel e bus
Saranno 57 mila i vecchi veicoli, fra auto e moto, che non potranno accedere dal primo novembre nella zona rossa del centro di Genova dalle 7 alle 19 e dal lunedì al venerdì grazie all’ordinanza anti vespe.
E' trapelato oggi a Tursi dall’assessore all’Ambiente Matteo Campora e l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone svelando i dettagli dell’ordinanza e l’entità dei contributi messi a disposizione di coloro intendono acquistare scooter e moto ecologici rottamando il un vecchio mezzo.
I numeri dei veicoli interessati al blocco nella zona rossa del centro sono stati svelati dal dirigente della settore mobilità del comune di Genova Francesco Pellegrino, che ha precisato che si tratta di 24 mila auto a benzina, 7 mila diesel e ben 27 mila motocicli.
Campora e Giampedrone hanno spiegato che i bonus approvati per chi acquista una moto ecologica con la rottamazione di una moto obsoleta interessate dall’ordinanza: “Ogni residente ha disposizione 400 euro per la rottamazione di scooter e moto sostituiti da veicoli a basso impatto ambientale. In tutto ci saranno 500 mila euro messi a disposizione dal Comune, circa il doppio di quanto garantito l’anno scorso, e anche grazie al contributo di 120 mila della Regione Liguria. “A questo va aggiunto – ha spiegato poi Giampedrone – la possibilità di non pagare il bollo per un anno”.
Chi intende partecipare al bando dovrà presentare la domanda entro il primo novembre dimostrando di avere acquistato il nuovo messo dopo il primo settembre 2019.
Giampedrone invece ha parlato dell’inquinamento come un’emergenza da protezione civile, ma sia lui che Campora quando gli è stato fatto notare che le fonti di inquinamento più importanti della città sono le navi in porto hanno allargato le braccia: “In porto non abbiamo competenza per intervenire” hanno più o meno fatto capire
Tesi confutata da Federico Valerio, ex ricercatore dell’Ist ora portavoce di Rinascimento Genova, un coordinamento di associazioni e comitati che si occupano di tematiche sulla qualità della vita. “La tutela della salute pubblica è un dovere per ogni amministratore. L’ordinanza delle Vespe bloccherà 57 mila veicoli? Bene, ma a Genova circolano circa 300 mila fra auto e moto. Ma non è fermando le vecchie moto che si combatte l’inquinamento di Genova dove il problema più grave è rappresentato dai veleni provocati dai motori diesel. Per questo si deve intervenire anche sull’autotrasporto, sul vetusto parco mezzo dei bus Amt e sulle navi”.
Fra l’altro l’assessore Campora ha confermato che l’ordinanza anti vespe non riguarda i vecchi camion diesel che svolgono servizio di trasporto merci. L’amministratore ha aggiunto che se fra un anno gli inquinanti a Genova non saranno diminuiti l’area si interverrà con un’altra ordinanza. Non colpendo navi o bus, o camion, ma sempre gli stessi, i proprietari di vespe e moto obsolete che si vedranno vietare un altro pezzo di città.
L’assessore Giampedrone dopo avere parlato di un’emergenza ambientale in Liguria ha detto che esiste una programmazione di interventi sino al 2025 per rientrare nei parametri delle emissioni ed evitare un’infrazione europea e permetterci così di attingere ad fondi comunitari dedicati proprio a questo”.
Gli altri provvedimenti aldilà dell’ordinanza anti Vespa? “Ulteriori restrizioni ai diesel e moto”. E alla domanda sui i veleni delle navi in porto ha risposto genericamente: “Esiste un piano di azione per le emissioni portuali con una programmazione dell’elettrificazione della banchine”.
Michele Varì
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