Declassamento delle Dogane in Liguria, la Cisl FP: "Rischio per il sistema portuale e l'economia regionale"

di M.C.

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Il sindacato contesta la decisione dell’Agenzia delle Dogane: penalizzate le sedi di Genova, Savona e La Spezia nonostante il volume di traffico

Declassamento delle Dogane in Liguria, la Cisl FP: "Rischio per il sistema portuale e l'economia regionale"

La decisione di declassare le Dogane della Liguria sta sollevando forti critiche da parte della Cisl FP Liguria, che esprime un parere negativo sul verbale di chiusura del confronto sulla pesatura delle posizioni dirigenziali negli uffici della regione. Il sindacato teme ripercussioni significative sulla gestione del traffico merci e passeggeri.

Numeri – Ogni anno nei porti di Genova (Voltri e Sampierdarena) vengono movimentati circa due milioni di contenitori e transitano un milione di passeggeri tra traghetti e crociere. "Il processo di omogeneizzazione non ha tenuto conto delle reali attività svolte, penalizzando in particolare le sedi portuali e quelle con un elevato traffico passeggeri", dichiarano Sergio Aulicino, Franco Volpi e Domenico Mafera della Cisl FP Liguria.

Impatto – La proposta dell'Agenzia delle Dogane non riconosce il ruolo strategico delle sedi liguri, che pesano per oltre il 50% del volume complessivo nazionale. Questo declassamento riguarda in particolare La Spezia, Savona e la Direzione Territoriale Liguria, con possibili conseguenze sul personale, sulle risorse economiche e sul grado di strategicità degli uffici doganali.

Azione sindacale – "Siamo al lavoro per trovare una soluzione che dia il giusto riconoscimento alle Dogane della Liguria", affermano i sindacalisti, sottolineando la necessità di preservare l’efficienza di un sistema fondamentale per l’economia regionale e nazionale.

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