De André, 25 anni dopo i genovesi lo ricordano cantando 'Bocca di Rosa'
di Redazione
Un omaggio da parte di Genova al cantautore che l'ha resa famosa nel mondo
Di Valentina Giubergia
Sono passati 25 anni ormai dalla morte di Fabrizio De Andrè, uno tra i cantautori genovesi più amati dalla sua città e dall'italia intera.
Le sue canzoni-poesie hanno accompagnato e accompagnano tutt'ora la mente di chi le ascolta tra i caruggi brulicanti di vita e gli angoli più nascosti di Genova, tra storie di emarginati, ribelli e donne. I racconti di "Faber" hanno suscitato, sin dai primi'70, gli elogi di diversi poeti tra cui Mario Luzi e hanno fatto guadagnare all'artista non solo una tribuna d'onore all'interno della mitica "scuola musicale genovese" ma soprattutto un posto nel cuore dei suoi concittadini.
Ed ecco che, proprio nel giorno dell'anniversario della sua morte, 25 anni dopo, come omaggio, i genovesi si uniscono per intonare ad una sola voce "Bocca di rosa", dimostrando che nessuno, uomo o donna, anziano o giovane, a Genova, si è dimenticato De Andrè.
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