Dazi USA su acciaio e alluminio: impatto sui porti italiani
di Carlotta Nicoletti
Le tariffe annunciate dagli Stati Uniti potrebbero colpire l’export italiano. Interscambio marittimo con gli USA vicino ai 36 miliardi di euro

Minaccia dazi – A partire dal 12 marzo, gli Stati Uniti applicheranno un dazio del 25% su acciaio e alluminio e potrebbero introdurre ulteriori tariffe del 10% su altri settori europei. La misura rischia di influenzare significativamente i porti italiani, da cui transita il 53% dell’interscambio con gli USA. Secondo il rapporto “Port Infographics 2025” di Assoporti e del centro studi SRM di Banca Intesa, gli Stati Uniti sono il principale partner dell’export marittimo italiano.
Numeri dell’export – Nei primi nove mesi del 2024, il commercio via mare tra Italia e Stati Uniti ha raggiunto i 36 miliardi di euro, con un export italiano di 27,7 miliardi. I principali prodotti esportati sono stati macchinari, agroalimentare e mezzi di trasporto, per un valore complessivo di 19,4 miliardi di euro.
Import dagli USA – L’Italia importa principalmente oil & gas e prodotti chimici, per un totale di 4,6 miliardi di euro. Nonostante le tensioni commerciali, SRM prevede un aumento dei traffici container transatlantici nei prossimi anni: la rotta dagli USA all’Europa crescerà del 16% entro il 2028, mentre l’export europeo verso gli USA aumenterà del 7%.
Porti più coinvolti – Trieste, Livorno, Piombino, Augusta e Genova sono i principali scali italiani per i traffici con gli Stati Uniti. Nel primo semestre del 2024, il commercio marittimo tra i due Paesi ha movimentato 9,86 milioni di tonnellate di merci.
Sfida USA-Cina – Washington punta a ridurre il deficit commerciale con Pechino, con importazioni dalla Cina in calo del 9% e esportazioni in aumento del 19%. Trump ha persino ipotizzato di riportare il Canale di Panama sotto controllo statunitense, un’infrastruttura chiave per il commercio USA.
Resilienza dei porti – Nonostante il blocco del Mar Rosso, il traffico nei porti italiani ha registrato un aumento nel 2024: +4,7% per i container e crescita nelle rinfuse liquide, ro-ro e passeggeri di traghetti e crociere.
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