Da Palazzo della Meridiana alla GAM di Nervi: percorso d’arte con “Gli eredi dei Macchiaioli”

di Anna Li Vigni

Speciale visita guidata promossa dall’Assessorato alla Cultura per collegare due prestigiosi spazi espositivi. Rosso: “Iniziativa che le politiche culturali hanno voluto dedicare ai genovesi”

Iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Genova: una speciale visita guidata che ha coinvolto due prestigiosi spazi espositivi della città ovvero Palazzo della Meridiana e la Galleria d’Arte Moderna di Nervi. Un itinerario d’arte alla scoperta delle opere de "Gli eredi dei Macchiaioli e il genio di Plinio Nomellini, con un’attenzione particolare ai legami tra le opere esposte nelle due sedi.

Guidati da esperti divulgatori scientifici dell’arte, i partecipanti hanno potuto approfondire connessioni tematiche e stilistiche tra le opere, in un viaggio che attraversa la pittura tra Ottocento e primo Novecento. Alla visita ha partecipato anche l'assessore alla Cultura Lorenza Rosso, che ha sottolineato l’importanza di iniziative che valorizzino il patrimonio artistico cittadino e il dialogo tra i musei genovesi.

“Questa è un'iniziativa dedicata ai genovesi: abbiamo visto la città piena di turisti per i Rolli,  per Euroflora, una meraviglia. I vicoli pieni in tutto il weekend, è stato meraviglioso davvero, ma questa è un'iniziativa che le politiche culturali hanno voluto dedicare ai genovesi. Quindi, in accordo con il Palazzo della Meridiana, col quale c'è sempre una grande collaborazione, siamo andati a vedere la mostra dei Macchiaioli. Poi siamo partiti da qui e con un autobus dedicato, siamo andati al Gam di Nervi, Museo di Arte Moderna, un museo poco visto dai genovesi. Questa vuole essere un'iniziativa proprio per spaziare sul territorio della città che ha delle bellezze immense e che tutti dobbiamo conoscere. L’idea nasce dal fatto che qui in questa mostra dei Macchiaioli, ci sono due quadri in versione piccola che invece noi abbiamo alla GAM in una versione più grande. Un ruolo Importante lo hanno avuto i divulgatori scientifici che sono giovani qualificati i quali non sono volontari ma sono retribuiti dal Comune di Genova”, ha commentato Lorenza Rosso, l’assessore comunale alla Cultura. 

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