Crollo cimitero Camogli, Giampedrone: "Entro 48 ore via alle operazioni di recupero dei feretri"
di Marco Innocenti
"Sarà un intervento delicato, sia per garantire la necessaria sicurezza, sia per la delicatezza e il rispetto che richiede"
E' una vera e propria corsa contro il tempo. A Camogli infatti vanno avanti senza sosta riunioni tecniche e sopralluoghi per far fronte al crollo avvenuto lunedì di un tratto di falesia che ha trascinato con sé un lungo tratto del cimitero, con duecento tombe. Anche oggi l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone era sul posto per coordinare l'intervento di messa in sicurezza e di recupero dei feretri. “In meno di 24 ore - ha commentato Giampedrone - abbiamo messo in campo tutte le forze necessarie per effettuare l’intervento di messa in sicurezza, insieme al Dipartimento nazionale di Protezione civile. Entro le prossime 48 ore saranno realizzate le operazioni propedeutiche all’avvio delle operazioni di recupero dei feretri, a partire dalla parte sommersa, in mare".
"L’intervento che sarà realizzato è tra i più delicati mai messi in campo - ha aggiunto - sia per la particolarità della situazione, che per l’attenzione e la delicatezza che richiede, rispetto al fatto che è crollata una porzione di cimitero. Per questo abbiamo concordato con il governo e il Dipartimento nazionale della Protezione civile che fosse necessaria un’attenzione sovraregionale con la richiesta formale, avanzata oggi dal presidente della Regione, per il riconoscimento dello Stato di mobilitazione in modo da consentire l’intervento di tutte le forze necessarie”.
“L’intervento di Fondazione Cima e Università di Firenze, entrambi centri di competenza del Dipartimento nazionale di Protezione civile – ha osservato Giampedrone – sono fondamentali soprattutto in relazione alla messa in sicurezza di ciò che rimane della falesia, escluse le porzioni di cimitero che andranno arretrate e delocalizzate. Fa parte della richiesta dello Stato di mobilitazione anche l’intervento dei militari del Comsubin che, speriamo già a partire da sabato, effettueranno le operazioni di recupero nella parte sommersa. Successivamente verrà poi utilizzato un pontone per operare nella zona fuori dall’acqua”. Per quanto riguarda le previsioni meteo marine, “abbiamo un quadro di relativa tranquillità per una settimana. Ovviamente ci saranno ulteriori valutazioni di giorno in giorno”.
“Penso che non fosse scontato attivare in meno di 24 ore organismi così importanti dello Stato e del Dipartimento nazionale di Protezione civile in supporto dell’amministrazione comunale come siamo intervenuti noi con la nostra Protezione civile regionale. Il tavolo di coordinamento si riunirà nuovamente venerdì prossimo”, ha concluso Giampedrone.
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