Crisi di governo, Molinari (Lega): "Non siamo disposti ad andare avanti con Draghi se ci sarà il Mov5s"

di Giorgia Fabiocchi

"Non vogliamo neanche le provocazioni del Pd o le politiche fallimentari, come quelle dei ministri Lamorgese e Speranza"

La Lega di Matteo Salvini scioglie gli induci e conferma quello che già nei giorni scorsi aveva annunciato, ovvero, "sì al governo Draghi, no alla presenza del Movimento Cinque Stelle". Mancano poco ore alla giornata decisiva di domani (mercoledì 20 luglio ndr), quando il premier Draghi si presenterà prima al Senato, alle 9:30, e giovedì alla Camera. Ma la spaccatura con il Mov5s ha aperto nuovi scenari perché, proprio oggi, la Lega ha ribadito la proprio posizione in merito a un possibile prosegue del governo Draghi, con gli stessi partiti.

"La Lega conferma che non è disponibile ad andare avanti in questa esperienza di governo con il Mov5s - ha dichiarato il capogruppo del Carroccio alla Camera Riccardo Molinari - perché, come ha dichiarato il premier Draghi, i grillini con il loro atteggiamento hanno mancato di responsbilità e hanno rotto il vincolo che ha creato il governo di unità nazionale. Servono risposte celeri al Paese sui temi economici e sociali, quindi non vogliamo neanche le provocazioni del Pd o le politiche fallimentari, come quelle dei ministri Lamorgese e Speranza"

E allora, mentre Lega e Forza Italia sembrano convinti di mettere il veto sul movimento di Conte, sempre più spaccato e lacerato al suo interno, tra falchi e colombe, governisti e intransigenti, il Partito democratico con il proprio segretario Enrico Letta sta percorrendo la strada della mediazione, sempre più consapevole che il voto anticipato non sia solo pura fantascienza. Chi invece non ha dubbi e lavora per l'autunno è la leader di FdI Giorgia Meloni che sta caricando e preparando i suoi in vista della possibile campagna elettorale. Insomma, ore cruciali, con un Paese che attende alla finestra con il fiato sospeso, tra presente e futuro.