Covid, Toti: "Forte circolazione ma ospedalizzazioni stabili". Ansaldi: "La curva dei contagi è più piatta"
di Marco Innocenti
Così il presidente di Regione Liguria: "Negli ospedali c'è un incremento di pazienti ma vediamo un piccolo rallentamento: può essere un segnale di ottimismo"
"C'è una forte circolazione del covid in Liguria, in particolare nell'estremo ponente dove abbiamo la situazione più difficile sia per la vicinanza con la Francia sia per il minor tasso di vaccinazione nella provincia di Imperia. Una conferma che il vaccino mitiga il rischia di contagio e ospedalizzazione". Lo ha detto il presidente ligure Giovanni Toti facendo il punto sulla pandemia.
"Abbiamo la conferma che la variante Omicron è alll'11-15% in Liguria, un pò più bassa della nazionale" ha aggiunto Toti, elencando i dati anticipati da Giancarlo Icardi a Telenord poche ore prima. Sul fronte vaccini "siamo a oltre 80 mila dosi la settimana - ha detto Toti - Abbiamo chiesto di portare la capacità a 100 mila la settimana ed entro 10 giorni sarà possibile. Negli ospedali c'è un incremento di pazienti ma oggi vediamo un piccolo rallentamento: può essere piccolo segnale di ottimismo anche perchè le terapie intensive sono stabili intorno a 30".
Impressione confermata anche dalle parole di Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa: "Abbiamo raggiunto il picco della seconda ondata come casi giornalieri di covid, ma la curva è cambiata, nelle ultime settimane era più ripida ora è più piatta, l'Rt è 1.2. L'incidenza in tre province resta moderata ed è invece importante a Imperia - ha aggiunto - La curva degli accessi in ospedale sta diventando invece più piatta dopo essere salita nelle ultime settimane".
"Posso confermare in base allo studio dei nostri pazienti che la variante Omicron è più contagiosa - ha poi spiegato Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino - ma certamente meno grave e risulta coperta dalla vaccinazione con tre dosi. La modalità di calcolo dei pazienti penso sia profondamente sbagliata e va cambiata in relazione ad esempio alle colorazioni delle regioni. Perchè e chiaro che il peso dei malati positivi è minore rispetto alle precedenti ondate essendoci malati vaccinati. Nei malati vaccinati non vediamo più quella malattia che vedevamo prima. Vediamo che la durata dei sintomi è significativamente più corta rispetto ai soggetti che non sono vaccinati".
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