Genova - Suona il campanello d’allarme nelle case di riposo per un’anziana positiva. È il primo caso dopo la fine del lockdown in una Rsa della Liguria ed è stato trovato alla Residenza San Camillo del Righi, struttura alle spalle del centro con una vista imperdibile sulla città e su tutto il golfo di Genova. Il timore è che, oltre a una donna di 90 anni, ora ricoverata all’ospedale Galliera ci siano altri ospiti contagiati dal Covid e che quindi ci si possa trovare di fronte a un focolaio.
Sono subito scattate le contromisure e ieri mattina è stato fatto il tampone a tutti gli ospiti (una sessantina di persone) e a tutto il personale (oltre 90 tra infermieri, operatori sanitari e collaboratori) che lavorano nella struttura e che, in questi ultimi giorni, possono avere avuto contatti con la donna. I risultati dei tamponi, analizzati all’ospedale San Martino, dovrebbero arrivare tra oggi e domani, ma il geriatra Ernesto Palummeri che da marzo segue per Alisa l l’emergenza coronavirus nelle oltre 240 case di riposo, residenze per disabili e malati psichiatrici, ammette che non si aspettava di trovarsi di fronte al rischio di un nuovo allarme proveniente dalle Rsa. «Al momento gli operatori e gli ospiti della struttura non hanno sintomi riconducibili al Covid, ma non possiamo nasconderci che ci sia il rischio di un focolaio. Stiamo monitorando la situazione ora per ora, assieme alla Asl; abbiamo messo in atto tutte le procedure previste dai protocolli e siamo in contatto con la direzione sanitaria del San Camillo». Preoccupato per le condizioni di salute dei dipendenti e degli ospiti, oltre che per le possibili ricadute sulla struttura, il direttore amministrativo Marco Ragaglia preferisce non commentare la vicenda.
Resta da stabilire come si sia infettata la novantenne: quando è stata portata in ambulanza al pronto soccorso del Galliera ha seguito tutta la trafila e, prima di essere ricoverata, è stata sottoposta al test. Che è risultato negativo, ma, come è già successo in più occasioni, è stata accertata la positività al Covid durante un altro controllo. «Non sappiamo se l’infezione si sia manifestata al San Camillo o in ospedale. Mi sento però di escludere che a trasmettere il coronavirus siano stati i parenti degli anziani ospiti perché le misure di protezione applicate sono molto rigide».