Covid, l'annuncio di Speranza: "A settembre senza mascherine in classe". Toti: "Un'ottima notizia per i nostri ragazzi"
di Redazione
Il ministro: "Dire che non c'è l'obbligo significa assumere sempre un elemento di responsabilità individuale"
A poche settimane dalla ripartenza della scuola arriva l'annuncio del ministro della Salute Roberto Speranza sull'utilizzo della mascherina. "Alla partenza non sarà obbligatoria, poi si valuterà il quadro epidemiologico passo dopo passo. L'auspicio è che si possa utilizzare il tema della raccomandazione e della responsabilità individuale rispetto all'obbligo. Sarei un po' più cauto nel dire no mascherina". Così il ministro Speranza intervistato a RTL 102.5. "No obbligo - ha precisato - non significa però no mascherina, questo vale per uno stadio, per una serata al cinema o al teatro. Dire che non c'è l'obbligo significa assumere sempre un elemento di responsabilità individuale".
Se ci sono situazioni di particolare rischio, ha sottolineato Speranza, "la mascherina è sempre utile. Una raccomandazione non significa in maniera secca no mascherina, ma su tutti gli ambiti". "Siamo gradualmente passati da una dinamica di obblighi a una dinamica di raccomandazioni. La raccomandazione - ha chiarito il ministro - non significa un divieto, ma che in tutte le situazioni in cui c'è bisogno di proteggersi, la mascherina va usata. Questo vale in tutte le fasi della vita di una persona. La mascherina per me resta uno strumento molto utile e quindi uno strumento che per me resta ancora indispensabile. Gradualmente noi abbiamo superato l'elemento dell'obbligo anche perché ora le persone sono più consapevoli e questo ci mette nelle condizioni di avere un elemento di responsabilità in più da parte di ciascuno".
Dunque, "se mi trovo in un posto con numero significativo di persone, oppure in un posto dove non ci sono finestre aperte, anche senza obbligo uso la mascherina. La mascherina è uno strumento utile e in alcune condizioni è uno scudo importante. Le condizioni vanno valutate di volta in volta. Se capito in una riunione che dura diverse ore in un luogo parzialmente chiuso preferisco mettere la mascherina perché mi sento più protetto".
E dalla Liguria arriva il plauso del presidente della Liguria Giovanni Toti, che in questi mesi ha spinto più di una volta per l'eliminazione dell'obbligo. "Finalmente rivedremo i sorrisi dei nostri bambini e ragazzi anche in classe! Dopo le nostre numerose richieste, dal ministro Speranza sono arrivate le prime rassicurazioni: niente mascherine a scuola almeno per l’inizio dell’anno, poi si valuterà il quadro epidemiologico. Un segnale di responsabilità e buonsenso: tanti virologi hanno evidenziato la necessità di imparare a convivere con il Covid e questo è un primo passo per iniziare farlo. Ma mettere le mani avanti ancor prima del suono della campanella, come ha fatto il ministro Speranza, è eccessivo: è ovvio che monitoreremo costantemente la situazione, ma se c’è una cosa che abbiamo imparato è che il virus è cambiato, i vaccini ci hanno dato una preziosa ed efficace arma in più e il tempo della paura e delle restrizioni può e deve lasciare spazio a quello della convivenza e della responsabilità".
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