Coronavirus, Toti: "Liguria quinta regione per incidenza del virus"

di Marco Innocenti

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Bassetti: "Molti dei contagiati non hanno rispettato le misure di sicurezza"

Coronavirus, Toti: "Liguria quinta regione per incidenza del virus"

Consueto punto stampa in Sala Trasparenza per gli ultimi aggiornamenti sul progredire dell'emergenza coronavirus in Liguria.

"Il picco della malattia - ha detto Giovanni Toti - sta arrivando come ci aspettavamo e il flusso dei malati comporta le dolorose perdite che abbiamo avuto oggi. La Regione Liguria è la quinta in Italia per incidenza del virus in rapporto con la sua popolazione. Ho appena firmato una nuova ordinanza per limitare assembramenti come registrati nello scorso fine settimana. Saranno i sindaci a stabilire quali zone chiudere visto che loro conoscono meglio i territori. Ogni comune individuerà le aree, i parchi, le spiagge, i lungomare dove la gente potrà essere invogliata a intrattenersi fuori dalle uscite consentite. Resta il divieto di spostarsi verso le seconde case. Questo weekend è fondamentale che tutti restino a casa. Si è anche discusso della possibilità di chiudere i negozi di alimentari per domenica: cambiare in corsa di nuovo gli orari di apertura comporterebbe senza dubbio una corsa all'acquisto di generi alimentari e anche il fatto che molte delle persone che lavorano ad affollarsi nei supermercati e non possiamo permettercelo".  

"Ci auguriamo che queste misure evitino quanto visto nelle scorse settimane - ha detto Toti - e di cui ora stiamo pagando un prezzo molto caro. L'ordinanza vale fino alle prime ore di lunedì e se il governo non interverrà la prorogheremo noi. I sindaci potranno modulare diversamente le aree e i tempi di chiusura. Credo che il governo interverrà con un decreto che contenga tutto, in quel caso le norme nazionali prenderanno valore sulle nostre. Abbiamo alcune ore complesse negli ospedali, lavoriamo per aumentare i posti letti ovunque".

"Oggi un'infermiera reduce da un lungo turno di lavoro - ha detto l'assessore Sonia Viale - mi ha pregato di rilanciare l'appello a restare in casa. Oggi anche l'ospedale San Martino ha postato una foto forte per scuotere le coscienze. La giornata per il resto trascorre alla ricerca dei dpi anche al di là dei canali istituzionali della protezione civile. Si susseguono anche delle donazioni, ringrazio l'ordine dei medici e degli odontoiatri che hanno donato le dotazioni che avevano nei loro depositi, ringrazio anche le Pubbliche Assistenze. Il centro del sangue ci chiede di ringraziare anche i donatori perché i 1800 pazienti liguri che ne hanno bisogno continuano ad avere sangue per le loro esigenze. Continuiamo così".  

"Pochi minuti fa ha preso il largo da Marsiglia la nave Costa Luminosa - ha spiegato poi l'assessore Giacomo Giampedrone - Ci sono stati casi di contagio a bordo e persone con sintomi. Sono sbarcati circa il 50% dei passeggeri poi la nave è ripartita ed arriverà nelle prime ore di domani a Savona. E' già convocata una riunione da parte del prefetto per gestire un'operazione delicata di protezione civile visto che ci sono persone a bordo che non si sentono bene e perché ci sono circa 800 persone da rimpatriare, fra italiani e non. I primi a entrare a bordo saranno i medici delle autorità sanitarie marittime e faranno le loro valutazioni poi decideremo come muoversi con Costa Crociere che si è già dichiarata disponibili per far rientrare nelle loro nazioni di residenza persone da 32 paesi diversi. Abbiamo già dichiarato che i tempi dell'operazione che riteniamo congrui saranno al massimo 48 ore ma riteniamo anche che la sanità ligure non abbia a Savona le potenzialità per tenere la nave in quarantena nel porto di Savona. Siamo ben consapevoli della solidarietà che ci vedrà impegnati nel riaccompagnare a casa più persone possibili o farci carico di persone che debbano aver bisogno di cure ospedaliere. La quarantena su una nave però è molto complicata, lo è anche a terra ma andrebbe a incidere sul sistema emergenziale sanitario che stiamo gestendo con numeri emergenziali molto delicati". 

Ha preso poi la parola il sindaco di Genova Marco Bucci: "Le notizie che arrivano da Roma prevedono un decreto che chiuda per il weekend tutti i giardini, i parchi e le aree litoranee - ha spiegato - L'ordinanza regionale ligure ha già previsto questa misura e noi stiamo preparando un'ordinanza sindacale la chiusura per il fine settimana di alcune aree di passeggio, i parchi, la parte sud di corso italia, le spiagge, corso Italia e tutte le aree pensate dai genovesi come zone di passeggio. Saranno presidiate da 500 persone fra volontari e polizia locale. So che è una misura difficile da implementare e da digerire ma più evitiamo ora i contatti e più avremo possibilità di superare in fretta questo momento difficile. Facciamo sì che anche le uscite per la spesa o la farmacia sia una al giorno o anche meno frequenti. Amiu, Aster e Amt continuano a dare notizie positive ma nella prossima settimana potremmo prendere nuove decisioni per migliorare ancora".

"Si chiude la terza settimana d'emergenza - ha detto il professor Matteo Bassetti - difficile per tutto il personale sanitario che voglio ringraziare in toto per l'abnegazione avuta. Io vi posso dare qualche dato per avere una fotografia sui pazienti ricoverati: rispetto alle altre regioni abbiamo una mortalità bassa, influenzata però dall'aver avuto due focolai venuti direttamente dalla Lombardia. Abbiamo poi una percentuale di guarigioni migliore rispetto a molte regioni del nord. Per quanto riguarda il San MArtino, abbiamo gestito più di 150 pazienti, con un'età media di mortalità di 84 anni. Importante anche il numero di dimissioni, con due tamponi negativi: ad oggi sono 20. Nei prossimi giorni avremo altre numerose dimissioni e possiamo dire che il sistema sta funzionando nei vari contenitori in base alla gravità. Io però vedo ancora troppa gente in giro e parlando coi pazienti ci accorgiamo che molte non hanno rispettato le misure di prevenzioni: qualcuno è andato a cena a casa di amici, altri a bere un aperitivo... Questi atteggiamenti non vanno bene: o tutti remiamo dalla stessa parte o avremo sempre nuovi contagi e metteremo in difficoltà chi in ospedale si sta occupando dei nuovi ricoveri".

Sulla domanda che molti nostri telespettatori ci hanno rivolto durante le nostre dirette, sulla difficoltà a ricevere informazioni su parenti stretti ricoverati negli ospedali, il presidente Toti ha chiesto di avere pazienza: "Tenete presente che stiamo su numeri che già a gestirli è qualcosa d'incredibile - ha detto - e se qualcuno prima di informare cerca di salvare una vita, credo sia perdonabile". "Al San Martino, l'Urp ci aiuta a tenere contatti continui con i parenti dei pazienti, almeno una volta al giorno" ha aggiunto Matteo Bassetti. 

Sui posti letto ancora disponibili nei reparti di terapia intensiva: "Ci sono ancora posti disponibili - ha detto Toti - e stiamo cercandone altri. I pazienti possono essere spostati sull'intera rete sanitaria e questo ci permette anche di ottimizzare i numeri della nostra disponibilità".