Coronavirus, Toti: "9 decessi in Liguria, la curva del virus è quella prevista"
di Redazione
I casi positivi salgono a 101, trenta in più rispetto a ieri
"Da quando alle 14 è entrata in vigore l'ordinanza per la domiciliazione delle persone delle zone rosse sono arrivate 3400 mail e 400 chiamate ai nostri numeri per segnalare la propria presenza qui. Questo ci dà i numeri delle persone presenti. Chi sta sta per turismo deve tornare a casa propria. Non c'è obbligo di segnalazione, ripeto, per chi è in Liguria per ragioni di lavoro. Chi è in villegiatura non ha il proprio medico a disposizione e grava sul sistema ligure." Così ha esordito il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nella consueta conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione coronavirus in Liguria.
"Oggi i positivi sul territorio ligure sono 101, +30 rispetto a ieri - prosegue Toti - Ospedalizzati 75 di cui 17 in terapia intensiva. I decessi in Liguria sono 9. Questa è la situazione che ci aspettavamo, la curva del virus sta rispettando le previsioni. Stiamo cercando di schiacciare l'onda dell'epidemia e la cosa sta abbastanza riuscendo. Serve l'aiuto di tutti, è chiaro che molto dipende dal comportamento delle persone. Abbiamo predisposto l'espansione del nostro sistema sanitario per garantire a tutti la terapia più adeguata. Oggi sono 17 in terapia intensiva, noi contiamo entro il fine settimana di portare a 76 i letti di terapia intensiva dedicati al coronavirus. Stiamo definendo i nuovi spazi per le quarantene, stiamo lavorando per garantire a tutti la più efficiente qualità delle cure. Non siamo Mago Merlino, stiamo modificando la nostra programmazione sanitaria per far fronte all'emergenza. una serie di misure che hanno un costo riorganizzativo importante. Continuiamo a mantenere una curva in espansione, ma è tutto come era programmato. Vedremo se il governo deciderà per nuove forme di contenimento, per il momento resta in vigore l'ordinanza prevista da ieri."
Interviene anche l'infettivologo Matteo Bassetti: "Sto ricevendo una serie di attacchi personali ignobili e vergognosi che ledono la professionalità di tutte le persone che lavorano con me. Io non credo che mi si dica grazie ma nemmeno che mi si attacchi. Quello che sta succedendo oggi in Italia rischia di mandare il sistema in tilt. Generare panico non è lo strumento per governare quasta emergenza. I numeri daranno ragione a chi dice che è simile a un'influenza pandemica, che non è la normale influenza. la situazione dei apzienti in malattie infettive è stabile, stasera sono stati dimessi due pazienti e domani sarà dimesso il terzo. I totali dei pazienti dimessi dal San Martino sale a 8. Non è terrorizzando la gente che si aiuta. I pazienti in terapia intensiva sono stabili nella loro gravità. Nessuno è contro le misure per limitare il contagio, tutte le misure messe in campo dal governo vanno rispettate. Se noi non riusciamo a limitare il contagio il problema diventreà sempre più grande. Cerchiamo di evitare polemiche."
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