Coronavirus, Toti: "Lombardi e piemontesi in isolamento come se fossero a casa loro"
di Marco Innocenti
"Chi è venuto qua solo per sfuggire alle restrizioni delle proprie regioni, non potrà farlo"
Ennesimo aggiornamento sulla crisi coronavirus, dalla Sala Trasparenza della Regiona Liguria.
"Oggi abbiamo 71 positivi, 25 in più rispetto a ieri - ha detto il governatore Giovanni Toti al punto stampa di aggiornamento sulla crisi coronavirus - 50 sono ospedalizzati, 11 dei quali in terapia intensiva, 9in asl 1, 11 in asl 2, 18 al San Martino, 1 all'Evangelico, 2 al Galliera e 9 a Spezia. I restanti 21 casi al proprio domicilio. I numeri della sorveglianza sono simili a quelli di ieri. Stanno crescendo e ci aspettiamo che continuino a crescere. Mi aspetto però che le persone ci aiutino a contenere il contagio. Il decreto emanato ieri lascia molte aree aperte, con persone che si spostano per lavoro e attività economiche aperte. Su questo si dovrà fare un approfondimento. Abbiamo intanto emesso un'ordinanza che ha due parti: la prima riguarda la sanità e la lascio all'assessore Viale. La seconda riguarda le dinamiche sociali: tutti coloro che arrivano da Lombardia e dalle province segnalate, tutti gli obblighi che avrebbero così come se fossero nelle loro case in zone rosse. Di fatto chi è fuggito da Lombardia, Piemonte o altre ed è venuto a vivere qua, non può applicare le norme valide in Liguria ma deve applicare le stesse regole che avrebbe se fosse rimasto a casa sua. Cioé la domiciliazione, starsene a casa e non uscire, la segnalazione della propria presenza (allo 010/5485767 e 5488679 o alla mail sonoinliguria@regione.liguria.it) a partire dalle 14 di domani, quando entrerà in vigore l'ordinanza. Gli albergatori di qualsiasi tipo avranno il divieto di ospitare persone provenienti dalle aree dell'art.1 del decreto, salvo risiedano qui per motivi di lavoro. Tutto questo però è inutile se avviene quello che ho visto oggi a Boccadasse, in corso Italia o sulle spiagge della Liguria".
"L'unico modo per debellare questo virus è fare questi sacrifici - ha aggiunto Toti - limitando il tasso di contatti sociali e così limitando il tasso di diffusione del virus. Altrimenti presto mancheranno letti in terapia intensiva e qualcuno pagherà questo a caro prezzo. Molti lamentano l'esodo dalle regioni del nord e si sono trasferiti nelle seconde case. L'ordinanza vuole neutralizzare questo fenomeno ma è vero anche che non solo i cosiddetti 'foresti' a riempire i locali del nostro territorio. Le ordinanze devono esser percepite per quello che sono: nessuno ha la forza armata per controllare tutti presso le loro case. Stiamo dando delle disposizioni di buonsenso ma è evidente che senza senso civico da parte dei nostri concittadini non si può pensare di fare molto".
"Da domani - ha concluso Toti - chi viene dalle zone all'articolo 1 del decreto non potrà più andare in giro a prendere il gelato, a fare passeggiate o altro. Deve segnalarsi e starsene a casa per i 14 giorni. Le nuove norme non si applicano a chi è in Regione Liguria per ragioni di lavoro. Questi possono continuare a muoversi regolarmente. Il lavoro e gli spostamenti delle merci sono tutelati, chi pensa invece di venire sulle spiagge della Liguria solo per evitare le restrizioni delle regioni di domicilio, deve rispettare le stesse restrizioni, esattamente come se fosse a casa sua".
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