Coronavirus: lezioni online se l'Università non aprirà la prossima settimana
di Cristina Capacci
Ci saranno comunque misure precauzionali per diminuire il rischio di contagio
L’Università di Genova la prossima settimana si allineerà alla decisione della Regione Liguria sull’apertura o chiusura delle scuole. Lo ha chiarito il rettore Paolo Comanducci durante la prima riunione dell’unità di crisi sul coronavirus, che si è tenuta questa mattina presso il Dipartimento dell’Ospedale San Martino di Genova.
“Oggi manderemo una direttiva interna nelle due ipotesi: in caso di sospensione parziale o totale delle lezioni metteremo in campo misure sostitutive per mitigare gli effetti della chiusura, se non ci sarà alcuna sospensione torneremo a fare attività didattica ma con misure per limitare gli affollamenti e quindi il contagio” ha dichiarato il rettore.
Il dilemma, quindi, non sarà risolto prima di domenica, come ha confermato ieri il governatore Toti. Se ci sarà un’altra settimana di chiusura, quindi, sono pronte “lezioni in streaming con possibilità di fare domande ai docenti, lezioni in differita o materiale a condividere online” ma anche esami a distanza. Addirittura le sedute di laurea programmate si potranno svolgere in rete. “Comunque sia, consiglieremo vivamente ai nostri docenti di utilizzare almeno in parte modalità informatiche, del resto far passare quasi 40 mila studenti dall'oggi al domani alla didattica totalmente on line è veramente difficile" , continua Comanducci. Per ora sarà anche sospeso anche l’obbligo di frequenza per gli studenti e la limitazione degli assemblamenti ove possibile.
Se invece si deciderà per il ritorno alla normalità entro lunedì prossimo, verranno prese comunque misure precauzionali per diminuire il rischio di contagio. “Ove possibile vogliamo evitare di avere 250 persone in aula per molte ore, ma in alcune occasioni sarebbe difficile poterlo evitare. Nelle prossime ore daremo indicazioni precise ai professori”. Nei locali dell’ateneo ci saranno anche colonnine con gel igienizzante per favorire la pulizia delle mani, mentre è escluso il ricorso alle mascherine.
“Ci allineiamo alla decisione della Regione – conclude il rettore Comaducci, che era stato criticato dal governatore Toti domenica scorsa per aver deciso in autonomia di chiudere l’università – ma non auspichiamo alcuna chiusura perché riteniamo sia importante dare un segnale di ripresa di normalità; inoltre la decisione di chiudere in autonomia l’Università di Genova, prima delle disposizioni della Regione è stata presa in conformità alle competenze del rettore ”.
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