Consiglio regionale, Giordano (M5S) allude alla mafia e il centrodestra insorge: “Dimissioni subito per insulti inaccettabili, non è la prima volta”

di Carlotta Nicoletti

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Nota congiunta: "Prima nazisti, poi fascisti e ora mafiosi: quale sarà il prossimo insulto rivolto alla maggioranza dal pentastellato?"

Consiglio regionale, Giordano (M5S) allude alla mafia e il centrodestra insorge: “Dimissioni subito per insulti inaccettabili, non è la prima volta”

Tensione alta durante la seduta del Consiglio regionale della Liguria dedicata all’approvazione del bilancio. I capigruppo di maggioranza hanno duramente attaccato il consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano, accusandolo di aver pronunciato "l’ennesimo insulto" ai danni della coalizione di centrodestra.

"Prima nazisti, poi fascisti e ora mafiosi: quale sarà il prossimo insulto rivolto alla maggioranza dal pentastellato Giordano?", si legge nella nota congiunta firmata dai capigruppo di Fratelli d’Italia (Rocco Invernizzi), Vince Liguria-Noi Moderati (Matteo Campora), Lega (Sara Foscolo), Orgoglio Liguria (Giovanni Boitano) e Forza Italia Berlusconi (Carlo Bagnasco).

Nel mirino della polemica le affermazioni di Giordano, che nel corso del suo intervento avrebbe parlato di presunte infiltrazioni mafiose in Liguria, menzionando anche una "quantità anomala di voti" arrivati dalla provincia di Imperia a favore di Marco Bucci per le regionali di ottobre 2024. Giordano ha inoltre ipotizzato "scambi opachi tra consenso e fondi", chiudendo il suo intervento con la proposta di sottoporre i bilanci regionali al controllo della Direzione Investigativa Antimafia (DIA).

La replica della maggioranza è stata immediata e durissima: "In una seduta così importante, con una manovra da circa 180 milioni di euro per i liguri, Giordano ha scelto ancora una volta di screditare e provocare, con atteggiamenti che riteniamo offensivi e inaccettabili."

Da qui la richiesta esplicita: le dimissioni del consigliere Giordano. "Riteniamo il suo comportamento gravissimo e lesivo dell’onorabilità dell’aula. È evidente che non sia degno del ruolo che ricopre", si legge nella dichiarazione congiunta. "Non ci aspettiamo un sussulto di dignità, ma invitiamo il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Balleari, a prendere provvedimenti per ristabilire il rispetto delle istituzioni."

La maggioranza ha infine rivolto un appello anche ai colleghi dell’opposizione: "Ci aspettiamo, almeno in questa occasione, una presa di distanza netta dalle parole gravissime del loro collega, già noto per uscite ideologiche e provocazioni fuori luogo".

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