Consiglio regionale, approvato dimensionamento scolastico dalla maggioranza. Minoranza contraria

di Redazione

Garibaldi (Pd): "Come atto di inizio elezioni certifica che il sindaco non sa fare il sindaco e viene candidato come presidente"

È stato presentato oggi in consiglio regionale il piano di dimensionamento della rete scolastica e piano dell'offerta formativa 2025/2026. Il piano è stato approvato con 16 voti della maggioranza. Minoranza contraria. Con l'approvazione del piano 2025/2026, condiviso con tutte le province liguri, la Città Metropolitana di Genova e l'Ufficio Scolastico Regionale, si procede a una ulteriore riduzione di 5 dirigenze rispetto all'anno scolastico 2024/2025, funzionale all'obiettivo di totalizzare 167 dirigenze a livello regionale entro l'anno scolastico 2026/2027, che rappresenta una milestone del PNRR. In particolare, per raggiungere il numero di 167 dirigenze entro l'anno scolastico 2026/2027, è prevista una complessiva riduzione sul territorio ligure di 19 dirigenze in un arco temporale di tre anni. Con lo scorso Piano di Dimensionamento delle Istituzioni scolastiche e il Piano dell'Offerta Formativa 2024/2025, Regione Liguria aveva già operato una riduzione di 12 dirigenze rispetto al precedente piano. Le riduzioni delle dirigenze nel piano presentato oggi riguardano il territorio della Città Metropolitana di Genova. Regione Liguria ha preliminarmente condiviso con gli enti di area vasta i criteri specifici e funzionali all'applicazione di quanto disposto dal decreto interministeriale che applica la direttiva PNRR su questo specifico punto. Per operare la scelta delle soluzioni da adottare relativamente alle riduzioni relativamente al territorio genovese, Regione Liguria ha preso come base di lavoro il documento tecnico redatto e trasmesso da Città Metropolitana, frutto di un articolato confronto con il territorio e con relativi portatori di interesse (Ufficio Scolastico Regionale, ANCI, Comuni dell'Area Metropolitana, Istituti Primari e Secondari di 1° e 2° grado metropolitani, Organizzazioni sindacali di categoria). Al termine delle opportune interlocuzioni e in accordo con l'Ufficio Scolastico Regionale, Regione Liguria ha ritenuto di recepire le cinque soluzioni così come prospettate e descritte da Città Metropolitana. Le scelte operate per la Provincia di Imperia e per la Provincia della Spezia sono quelle approvate dalle Province stesse con specifiche deliberazioni e sono conseguenti alle scelte operate dalle Province relativamente all'offerta formativa.


“Una certificazione di un fallimento sul dimensionamento scolastico. Incapacità della giunta di gestire oggi l’organizzazione. Il centrodestra fa degli accorpamenti e commissaria Bucci. La regione l’anno scorso non ha fatto il piano dimensionamento e il ministero l’ha costretta. Come atto di inizio elezioni certifica che il sindaco non sa fare il sindaco e viene candidato come presidente. Bucci non ha interesse sui temi della città metropolitana figuriamoci su interessi della regione. Fate scelte burocratiche senza alcun interesse nei confronti della scuola”. Così il consigliere regionale dem Luca Garibaldi sul dimensionamento per cui ha votato a sfavore insieme a tutto il resto della minoranza.


La replica dell'assessore regionale alla scuola Simona Ferro: "La minoranza fa sempre terrorismo, non spostiamo i bambini, non li spostiamo dalle classi e scuole è una questione solo di presidi, di reggenze. Sono tecnicismi, ecco però mi dispiace che la minoranza giochi proprio su questi tecnicismi, violando le posizioni dei cittadini che non possono sapere questi dettagli e fanno leva sulla poca conoscenza della materia mettendo alla luce situazioni che non si verificano".