Comunali, Brusoni e Carratù su Salis: “Casa sì, ma no all’ideologia delle occupazioni”

Si accende lo scontro sul tema della casa nella campagna elettorale genovese. Marta Brusoni e Andrea Carratù, esponenti della Lega, attaccano la candidata del centrosinistra Silvia Salis, accusandola di vaghezza e ambiguità ideologica. Sotto accusa le sue proposte su alloggi pubblici e agenzie per l’abitare, ma soprattutto le possibili affinità con la linea della militante Ilaria Salis.

Critiche Lega – Brusoni, assessore comunale, e Carratù, presidente del Municipio Centro Est, lanciano un attacco diretto: “Silvia Salis lancia allarmi e propone soluzioni vaghe, parlando di alloggi pubblici da riaprire e di un’Agenzia per l’abitare. Ma come pensa di agire nei confronti dei privati? Sul recupero del patrimonio pubblico il confronto è aperto su quello che da anni stiamo già facendo, ma per le case di privati serve chiarezza: intende forse seguire l’esempio della sua omonima Ilaria Salis, sua sostenitrice con Avs e con cui condivide alleanze e visioni ideologiche?".

Confronto aperto – Secondo i due esponenti leghisti, sul recupero del patrimonio pubblico il confronto resta possibile, ma è necessario chiarire la posizione della candidata sul ruolo dei privati e su pratiche come l’occupazione di immobili.

Il nodo Ilaria Salis – Brusoni e Carratù sottolineano l’appoggio di Alleanza Verdi e Sinistra alla candidatura di Silvia Salis: "Temiamo che dietro alle parole di Salis Silvia si nascondano le idee di Ilaria Salis: proposte pericolose che ammiccano a pratiche come chiudere un occhio sull’occupazione illegale degli immobili o l’esproprio mascherato. Temi su cui Ilaria ha esperienza da vendere e su cui la candidata Silvia non ha mai preso le distanze. A Genova serve continuità amministrativa, non ideologia a buon mercato da centro sociale”.

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