Commissione d' inchiesta Covid 19, le opposizioni: "Regia di Alisa disastrosa"

di Redazione

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Movimento 5 Stelle, PD e Linea Condivisa attaccano la Regione sulla gestione dell'emergenza: "RSA abbandonate, pochi tamponi e territori trascurati"

Commissione d' inchiesta Covid 19, le opposizioni: "Regia di Alisa disastrosa"

L'ultimo consiglio regionale prima della fine della legislatura, il 29 luglio, è stato teatro di un duro scontro tra maggioranza di centrodestra e opposizioni sui risultati della commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid 19 in Liguria.

Guidata dal consigliere M5S Andrea Melis e composta da rappresentanti di tutte le forze politiche, la commissione aveva lo scopo di fare luce sulla gestione dell'emergenza in Liguria. I risultati non sono stati interpretati in maniera univoca dai vari componenti; i gruppi consiliari di Linea Condivisa, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno quindi deciso di redigere una relazione di minoranza sull'operato della Regione.

In una nota, le tre forze politche hanno sottolineato in particolare la scarsa efficacia del coordinamento di Alisa, che non sarebbe stata in grado di gestire i mezzi a disposizione lasciando gli operatori sanitari privi di indicazioni chiare ed univoche su come muoversi.  Alisa, continua la nota, non sarebbe inoltre riuscita a gestire l'emergenza RSA, dando disposizioni contraddittorie e senza fornire agli operatori un numero adeguato di dispositivi di sicurezza in tempi rapidi nelle fasi più acute della pandemia. La relazione riporta anche "un forte ritardo nella predisposizione delle così dette squadre speciali (Usca o Gsat) che ha portato alla loro presenza sul territorio praticamente ad emergenza finita". 

PD, M5S e Linea Condivisa contestano alla Regione anche lo scarso numero di tamponi effettuati,  i mancati accordi con le strutture private come supporto durante l'emergenza (ad esempio nel caso degli screening sierologici), e il mancato coinvolgimento degli operatori sanitari nelle decisioni.  La nota si conclude con un invito a "mettere subito mano a una revisione del piano pandemico regionale per evitare di ritrovarsi impreparati, come lo siamo stati questa volta, se ci fosse la ripresa del virus, e aumentare il numero di tamponi per vigilare sulla sua diffusione anche in questi mesi".