Cile, stop al progetto minerario Dominga: salvi i pinguini Humboldt

di Simone Galdi

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Stop al progetto di estrazione di ferro e rame da 2,5 miliardi di dollari per proteggere biodiversità e specie a rischio

Cile, stop al progetto minerario Dominga: salvi i pinguini Humboldt

Il governo cileno ha negato il permesso ambientale al controverso progetto Dominga, una miniera di ferro e rame da 2,5 miliardi di dollari. La decisione, presa dal Comitato dei Ministri, è stata motivata dalla necessità di tutelare la biodiversità dell’area, habitat di pinguini Humboldt e altre specie a rischio.

Biodiversità – L’area interessata dal progetto è nota per la sua ricchezza ecologica unica. Tra le specie protette spiccano il pinguino Humboldt, i delfini e il tricahue, un pappagallo minacciato di estinzione. Il Comitato ha sottolineato l’assenza di piani adeguati per mitigare potenziali rischi, come sversamenti di carburante o minerale di ferro.

Decisione storica – La bocciatura arriva dopo che un tribunale ambientale aveva ordinato una nuova votazione sul progetto, ribaltando una precedente approvazione del gennaio 2023. Il governo ha dichiarato che la delicatezza dell’ecosistema locale rendeva necessaria un’analisi rigorosa, ritenendo insufficiente la valutazione degli impatti presentata dalla Andes Iron, società proponente.

Critiche – La Andes Iron ha respinto la decisione, definendola “un precedente sfortunato” nella storia cilena delle autorizzazioni ambientali. L’azienda ha annunciato ricorsi legali, sostenendo che il governo avrebbe mostrato un pregiudizio contro il progetto, citando come esempio il porto Cruz Grande, approvato nella stessa area.

Preoccupazioni economiche – L’industria mineraria cilena teme che questa scelta possa scoraggiare gli investimenti. Secondo Juan Ignacio Guzman, direttore della società di consulenza GEM, la decisione dimostra che rispettare i processi non garantisce la realizzazione di progetti. Anche Jorge Riesco, presidente della Società Nazionale Mineraria (Sonami), ha espresso delusione, affermando che il progetto Dominga aveva soddisfatto tutti i requisiti tecnici.

Tutelare il futuro – Il Comitato ha evidenziato come la mancanza di un piano per salvaguardare specie e habitat abbia reso impossibile approvare il progetto. “Non è stato possibile determinare o valutare il reale impatto su queste specie,” ha dichiarato, ribadendo l’importanza di proteggere un ecosistema unico, essenziale per la conservazione della biodiversità. La decisione rappresenta un segnale forte sul bilanciamento tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale, un tema cruciale per il futuro del Cile.

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