Chiavari, posiziona un armadio sul terrazzo e il Comune non concede la sanatoria: residente vince ricorso al Tar
di Edoardo Cozza
L'ente locale dovrà pagare anche 2500 euro di spese giudiziarie: per i giudici amministrativi un arredo di quel genere non era un volume rilevante in senso urbanistico
La proprietaria di un immobile ha vinto la battaglia legale al Tar della Liguria contro il Comune di Chiavari che le aveva negato la sanatoria per un armadio posizionato sul terrazzo di casa, condannando l'ente locale a pagare 2.500 euro di spese giudiziarie. La ricorrente aveva posizionava un arredo amovibile, una armadiatura in legno lamellare, non infissa al suolo, ma "appoggiata su travetti in legno posati sul lastrico solare", utilizzata per riporre periodicamente arredi esterni (come sdraio e tavolini).
"Pur essendo convinta della non necessarietà di un provvedimento autorizzativo, inoltrava comunque una istanza di accertamento a cui era seguito un diniego del Comune alla sanatoria - spiega il Tar nella sentenza - Non si rinvengono i presupposti che consentano di ritenere che l'intervento costituisca un "volume" rilevante in senso urbanistico-edilizio, ossia una costruzione edilizia o comunque una variazione rilevante dell'unità immobiliare cui accede. Il Comune di Chiavari dovrà pronunciarsi nuovamente sull'istanza, tenendo conto della effettiva natura del manufatto".
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