Chiavari: notte di guerriglia ultrà dopo il derby V. Entella-Sestri Levante, feriti quattro agenti di cui uno colpito da un razzo

di steris

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I tafferugli prima e dopo la gara, finita 4-0 per i chiavaresi. Il poliziotto raggiunto da un oggetto esplosivo ha la clavicola fratturata, ne avrà per un mese

Chiavari: notte di guerriglia ultrà dopo il derby V. Entella-Sestri Levante, feriti quattro agenti di cui uno colpito da un razzo

Notte di querriglia ieri a Chiavari dove si sono scontrati ultras del Sestri Levante e dell'Entella, dopo il derby del Tigullio finito 4-0 per i biancocelesti. Un agente è rimasto ferito al torace da un razzo di segnalazione che gli ha fratturato una clavicola. Ne avrà per 30 giorni.

 Nelle fasi di afflusso della partita, il contingente delle forze dell'ordine è intervenuto per il primo tentativo di contatto, quando alcuni tifosi del Sestri Levante che si trovavano a bordo di navette, lungo il percorso dalla stazione di Chiavari allo stadio, all'altezza dell'intersezione stradale tra viale Kasman e corso Dante, sono scesi dai mezzi per cercare il contatto con la tifoseria di casa, che si era mostrata in attesa del loro passaggio. L'intervento immediato dei contingenti, che si sono frapposti fra i due gruppi, ha evitato lo scontro, consentendo la prosecuzione della scorta del convoglio con a bordo circa 180 tifosi ospiti. La partita, che si è svolta regolarmente, è stata segnata dall' esposizione sugli spalti dell'Entella di uno striscione non autorizzato con la scritta "Uccideteli".

Durante le fasi di deflusso, si è verificato il secondo importante tentativo di contatto tra le opposte tifoserie. Una cinquantina di tifosi dell'Entella, travisati con cappucci e sciarpe, armati di aste rigide, cinture e bottiglie di vetro, hanno ripetutamente cercato di avvicinarsi al convoglio scortato dei tifosi del Sestri Levante, verso la stazione Chiavari. Le azioni di contenimento e respingimento dei reparti sono state tempestive, a nulla è valso il tentativo di mediazione con i tifosi locali, che hanno invece lanciato numerosi botti contro la forza pubblica schierata, rendendo necessaria una breve carica di alleggerimento, che ha definitamente disperso il gruppo. Proprio in quel momento è stato ferito un assistente capo del Reparto Mobile di Genova, poi refertato l'Ospedale San Martino di Genova per frattura alla clavicola, con prognosi di 30 giorni.

L'ultima azione si è verificata presso la stazione di Chiavari, dove i tifosi del Sestri Levante, che già avevano tentato di interrompere il transito scendendo dalle navette a scorta in corso, hanno dato luogo a nuovi lanci verso la forza pubblica, non prima di essersi coperti il volto. Nel percorso sono stati feriti due assistenti del Reparto Mobile di Genova, successivamente ricorsi alle cure ospedaliere per contusioni, con prognosi di 5 giorni mente contro un sovrintendente capo della Questura è stata lanciata la ruota di una bicicletta per cui riportava lesioni guaribili in 10 giorno. Subito avviate le indagini della Digos per identificare gli autori.

"Ancora una volta diversi poliziotti sono rimasti vittima di violenti scontri tra ultras. Alle 23 l'episodio più grave: un poliziotto è stato colpito al torace da un razzo di segnalazione, riportando la frattura della clavicola e una prognosi di 30 giorni. Altri due agenti sono stati feriti dal lancio di alcuni oggetti, con prognosi di 5 giorni". Così il sindacato di Polizia Coisp in una nota.

"Un vero e proprio bollettino di guerra - ha detto Domenico Pianese, segretario del sindacato di polizia Coisp -, l'ennesima dimostrazione che i poliziotti vengono mandati in prima linea molto spesso senza alcuna tutela giuridica, costretti a fronteggiare bande di criminali rischiando la propria vita. Pretendiamo risposte immediate dalle istituzioni: chi attacca e ferisce gli agenti deve andare in galera senza alcuna indulgenza. Siamo stanchi di vedere i nostri colleghi finire in ospedale mentre chi li aggredisce la fa franca. Il Governo e il Parlamento devono assumersi le proprie responsabilità: servono leggi chiare e applicate con fermezza, come il ddl Sicurezza, arenato da mesi. La sicurezza di cittadini e forze dell'ordine non si garantisce con la propaganda, ma con azioni concrete".

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