Chiavari: Hi-Lex e il Museo Chiossone insieme per “Omotenashi: l'arte dell'eccellenza, lezioni giapponesi"

di Redazione

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Una parola giapponese che significa “senza facciata”: la capacità di prevenire i desideri del cliente prima ancora che questo li manifesti

Chiavari: Hi-Lex e il Museo Chiossone insieme per “Omotenashi: l'arte dell'eccellenza, lezioni giapponesi"

C’è un concetto che viene dal Giappone e sta entrando nelle prime realtà aziendali anche dell’Occidente. È l’Omotenashi, una parola giapponese che significa “senza facciata”, ovvero la capacità di prevenire i desideri e le aspettative del cliente prima ancora che questo le manifesti esplicitamente. Un concetto al centro dell’incontro culturale “Omotenashi: l'arte dell'eccellenza lezioni giapponesi e il caso Hi-Lex” organizzato dal gruppo Territoriale del Tigullio di Confindustria che si è svolto nella sede di via Arata con la partecipazione di numerose aziende.

“Un’occasione per presentare le eccellenze aziendali del territorio e unirle a contenuti culturali importanti e interessanti” il messaggio del  presidente Giancarlo Durante, prima del benvenuto del sindaco di Chiavari Federico Messuti: “Sono orgoglioso di poter annoverare Hi-Lex tra le eccellenze del territorio”.

Aurora Canepari - direttrice del Museo D’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova (nella foto, "La grande onda" di Hokusai - e Paolo Pajardi - CEO di Hi-Lex Italy – hanno quindi compiuto un viaggio ideale tra Italia e Giappone. Un viaggio iniziato a Genova, dove la Canepari ha raccontato le peculiarità del Museo, il primo ad essere fondato in Italia dedicato all'arte giapponese, proseguito a Chiavari con Paolo Pajardi che ha ripercorso prima la storia dell’azienda, i successi di oggi intercalando aneddoti e abitudini giapponesi nell'arte del business con un filo conduttore rappresentato dal principio giapponese dell' "Impara dagli altri e migliora".