Centrosinistra: errori strategici e difficile recupero

di Paolo Lingua

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Centrosinistra: errori strategici e difficile recupero

E’ stato chiesto dai vertici del Pd ligure un momento di pausa di 24 ore per mettere a fuoco scelte, tattiche e strategie. Poi domani riprenderanno le trattative per individuare, se possibile, un “quarto uomo” per la candidatura alle elezioni regionali. Ma a questo punto occorre mettere a punto la situazione e capire ,chi ha sbagliato, anche in buona fede. La prima confusione viene dal segretario regionale del Pd, Simone Farello che ha bruciato, rendendola nota prima del tempo, la candidatura di Ariel Dello Strologo. Il secondo errore strategico viene dal vicesegretario nazionale Andrea Orlando che forse, per semplificare i suoi rapporti con il MN5s, ha accolto la candidatura di Ferruccio Sansa, che poi è stata travolta dal “no” del Pd della Liguria: una rifiuto che è venuto secco dalle federazioni di Imperia e di Savona , ma anche da tutti i vertici genovesi e da una posizione a mezza strada dalla Spezia, dove c’erano preoccupazioni per non andare allo scontro con Orlando di fatto rimasto a metà del sentiero in un certo imbarazzo. A questo punto è indubbio che il centrosinistra si è infilato in un cul-de-sac dal quale è difficile uscire. La confusione dei rapporti tra le segreterie nazionale e regionale è difficile da risolvere, anche perchè si è capito che il segretario nazionale Nicola Zingaretti è d’accordo sul “no” irreversibile alla candidatura di Ferruccio Sansa che comporterebbe di fatto una forte perdita di voti da parte d’una consistente percentuale di voto moderato, quello che il centrosinistra avrebbe  conquistato se fosse passata la candidatura di Ariel Dello Strologo. A questo proposito destano perplessità argomentazioni di fonte mediatica su presunte (e inconsistenti) pressioni a favore di Dello Strologo da parte dell’ex presidente della Regione Claudio Burlando, che di fatto ì fuori dal gioco del potere da alcuni anni. Burlando, a volerla dire sino in fondo, anche se in passato può aver compiuto errori strategici, è stato semmai vittima del settarismo cocciuto e irrazionale dell’estrema sinistra che ha contribuito in maniera suicida alla sconfitta del centrosinistra alle regionali del 2015. Un errore che i partitini dell’estrema sinistra e soprattutto il M5s puntano a perpetrare, un po’ alla Tafazzi.  Ora è difficile capire cosa potrà succedere. Se Dello Strologo e Sansa, per il “no” reciproco, sono fuori del gioco e non ci sono entusiasmi  per Aristide Massardo, quale potrà essere la soluzione?  Un quarto nome? E come trovato e come scelto? Un nome di comodo destinato a una sconfitta onorevole estrapolato fuori da ogni collegamento politico e partitico? E’ questo l’obiettivo finto moralistica del M5s, ovvero l’individuazione d’un personaggio “senza peccato”? .Ma poi quali sarebbero i peccati di cui si ha terrore? Anche questi sono atteggiamento moralistici (non morali) che ossessionano il M5s  e che il Pd nono riesce ad arginare. Il dramma del centrosinistra è che ogni giorno che passa lavora inconsciamente a favore del centrodestra.