Centrodestra verso le regionali: la voglia di vittoria sconfigge ferite e crepe

di Redazione

4 min, 25 sec

Questa sera a Fuori Rotta le diverse anime della coalizione svelano la strategia elettorale

Centrodestra verso le regionali: la voglia di vittoria sconfigge ferite e crepe


Nella puntata di stasera di Fuori Rotta, in onda alle 21,  le varie anime della coalizione ligure del centrodestra si confrontano sulla prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Consilgio regionale e la nomina del presidente della Regione.   

Tra i temi più sentiti, come è ovvio in tempi di pandemia globale, la sanità. Franco Senarega (capogruppo della Lega in Consiglio regionale), Stefano Anzalone (Capogruppo di Cambiamo! al consiglio comunale di Genova e probabile candidato alla corsa in Regione) e Andrea Costa (Liguria Popolare) sono concordi nel dire che il sistema sanitario regionale è riuscito a tenere duro in una situazione di emergenza inaspettata e gravissima, che ha travolto tutto il mondo. 

Ci sono però idee divergenti su alcuni aspetti, come la sperimentazione dell’app Immuni per il tracciamento dei positivi al Covid 19 in Liguria. Proprio su questo punto nelle scorse settimane c’era stata una polemica a distanza tra l’assessore alla sanità Sonia Viale ed il presidente Toti.  Quest’ultimo di fatto era aperto alla sperimentazione dell'applicazione, al contrario della sua vicepresidente. “Per noi scegliere la Liguria come regione per testarla non è stata una scelta opportuna, ci sono troppi dubbi su come verranno gestiti i dati”, sostiene Senarega. Ma questo dissapore sembra oramai esso da parte. 

Durante la trasmissione si parla diffusamente anche del futuro di Forza Italia in Liguria, che circa un anno fa ha dovuto affrontare la scissione con Toti e il suo “Cambiamo!”. Secondo Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e coordinatore regionale di Forza Italia, i numeri a livello nazionale sono in crescita (all’8,4%) e in Liguria il partito punta al 5%. “Siamo impegnati in un tour elettorale in tutta la Liguria e abbiamo appena aperto quattro nuove sedi”, spiega Bagnasco. Per quanto riguarda la compattezza della coalizione di centrodestra, non ha dubbi: “Per me Toti va benissimo come candidato per le regionali, dobbiamo dare un forte messaggio di unità agli elettori in questo periodo difficile”. Nonostante la fuoriuscita di Toti da Forza Italia che, come ha ammesso Bagnasco ha indebolito il partito, il coordinatore ha confermato la scelta del governatore uscente come candidato a questa tornata elettorale. Insomma su tutto vince la volontà di non rompere la coalizione di centrodestra. 


In studio è presente anche il commissario cittadino per Genova di Fratelli d’Italia, Antonio Opicelli. Il suo partito sta avendo degli ottimi risultati a livello nazionale, il che potrebbe contribuire a ridefinire gli equilibri della coalizione. “Il nostro capolista per le regionali sarà Matteo Rosso, ma all’interno delle liste ci saranno anche tanti altri validi cittadini che vogliono mettersi in gioco. In politica è finito il tempo dei “baroni”: contano i risultati che si possono mostrare ai cittadini”, dichiara Opicelli. 


Il discorso affronta anche un altro tema delicato: la creazione di un ipotetico “contenitore” politico per i moderati al centro. Andrea Costa sorride: “Se ne parla da anni, ma non è ancora venuto al mondo! Secondo me la chiave è mettere insieme più sensibilità possibili in campo moderato in un’unica coalizione. Poi saranno, come sempre, i cittadini a decidere”.

Intanto, la neonata Commissione sulla Sanità della Regione, che avrà il compito di vigilare sul corretto funzionamento del sistema sanitario del territorio, ha un nuovo presidente: è Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia, ospite della seconda parte di Fuori Rotta. Un compito spinoso, vista la crisi da Covid 19, ma Muzio ha le idee chiare sul futuro della sanità: “L’ aspetto territoriale nella sanità è fondamentale, ospedali e medici devono essere sempre a stratto contatto con i bisogni dei cittadini. Dobbiamo farci carico delle esigenze della comunità”. 

La salute sarà di certo un tema centrale della prossima campagna elettorale, che inevitabilmente sarà gestita molto diverso rispetto al passato. 
“E un tema di importanza globale. Se guardiamo a come è stata gestita l’emergenza nel territorio, secondo me la Regione e le Asl liguri hanno fatto tutto il possibile per affrontare la crisi”, dice Alessandro Piana ( Lega), presidente del Consiglio regionale.


Anche secondo Ubaldo Borchi, coordinatore cittadino per Liguria Popolare a Genova, i temi della sanità saranno cruciali. “Dobbiamo tenerci pronti per un’eventuale recrudescenza del virus. Per fare questo serve una sanità a stratto contatto con il territorio: un’idea potrebbe essere affidare gli ospedali alla gestione regionale e il resto al governo centrale”.

Stefano Anzalone, Capogruppo al consiglio comunale per “Cambiamo!”, contesta il comportamento della minoranza in regione: “Si concentrano su polemiche pretestuose, evidentemente perché non hanno un piano vero sulla sanità”.


Ma come sarà questa strana campagna elettorale estiva post Covid 19? Il neo presidente Muzio, che probabilmente sarà candidato sia nel listino che in Forza Italia, pensa che sarà una “corsa” molto impegnativa. “Ma io sono abituato a correre da sempre”, scherza. “Ci saranno grosse novità nel modo di gestirla, ma secondo me il contatto con gli elettori è irrinunciabile, l’ascolto è una parte fondamentale della politica”.