Cassana, riaperta la cava di marmo rosso: nuova spinta all'economia locale

di Carlotta Nicoletti

1 min, 11 sec

Dopo anni di inattività, torna operativa a Borghetto Vara la cava Pescina. Scajola: “Valorizzato un materiale unico in Liguria”

Cassana, riaperta la cava di marmo rosso: nuova spinta all'economia locale


Dopo oltre un decennio di stop, la cava Pescina di Borghetto Vara riprende l’attività estrattiva del pregiato marmo rosso di Cassana. Un risultato raggiunto grazie al nuovo piano regionale sulle cave e a un iter tecnico complesso ma condiviso, che rilancia occupazione e valorizza una risorsa unica in Liguria.

Giacimento strategico – Il marmo rosso di Cassana è un materiale di particolare valore estetico e funzionale, utilizzato sia per rivestimenti che per la realizzazione di elementi architettonici. La cava Pescina è l’unico sito in Liguria dove è possibile estrarlo, motivo per cui la sua riattivazione assume un rilievo pubblico.

Iter e piano regionale – La ripresa dell’attività è stata resa possibile dall’approvazione del PTRAC, il Piano Territoriale Regionale delle Attività di Cava, che ha dato un nuovo assetto normativo al settore estrattivo. “Abbiamo lavorato affinché ciò avvenisse già dal 2020”, ha spiegato l’assessore alle Attività Estrattive Marco Scajola. “Il lavoro di riordino si sta dimostrando fondamentale per attrarre investimenti e creare occupazione”.

Opportunità locali – La cava aveva operato in modo limitato tra il 2000 e il 2012, per poi fermarsi. Oggi la riapertura offre nuove possibilità alle imprese del territorio e occupazione per i residenti. “È un segnale concreto – ha concluso Scajola – di come si possa coniugare tutela ambientale e sviluppo economico”.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.