Caso Toti, voto di scambio, Centi (Lista Sansa): "Convocherò commissione regionale Antimafia, potremmo invitare presidente Anac"

di Redazione

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"Approfondire il tema dei sospetti legami tra politica e criminalità organizzata che stanno emergendo dalle indagini in corso"

Caso Toti, voto di scambio, Centi (Lista Sansa): "Convocherò commissione regionale Antimafia, potremmo invitare presidente Anac"

"È mia intenzione convocare con atti concreti la commissione regionale antimafia per approfondire, nell'ambito delle attribuzioni in nostro possesso, il tema dei sospetti legami tra politica e criminalità organizzata che stanno emergendo dalle indagini in corso". Lo ha detto il presidente della Commissione regionale antimafia della Liguria, Roberto Centi.

"Ricordo che la Commissione Antimafia non ha competenze d'indagine e comunque non può e non deve interferire in alcun modo con le indagini in corso - sottolinea Centi -. Rientra nelle nostre competenze, invece, approfondire tutti quegli aspetti utili a individuare il vulnus che permette, anche nell'ipotetico rispetto formale delle norme, tutto da verificare, atteggiamenti e comportamenti che politicamente abbiamo il dovere di condannare aspramente".

Il presidente della commissione regionale antimafia vista la rilevanza nazionale assunta dai casi liguri di presunta corruzione e commistione tra politica e criminalità organizzata, è intenzionato a coinvolgere nelle sedute della Commissione anche esperti di richiamo nazionale sui temi della corruzione e della lotta alla mafia. "Stiamo esaminando la possibilità di convocare il presidente dell'Anac Giuseppe Busìa, che ricordo essere intervenuto già prima dell'esplosione pubblica delle indagini per i rischi del maxi appalto della diga di Genova - annuncia Centi -. Con il presidente Busìa vorremmo approfondire la situazione poco trasparente degli appalti, partendo dai dati che la stessa Anac ha recentemente diffuso. Insieme al tema degli appalti - aggiunge Centi - è nostra intenzione approfondire con esperti giuridici del settore anche l'attività di lobbying, in modo da avere un quadro chiaro su trasparenza, conflitti di interesse, tracciabilità dei finanziamenti e regolamenti interni alle singole regioni".

"Il nostro obiettivo - conclude - è dare il prima possibile alla Liguria gli strumenti di legge per impedire che in futuro possano anche solo verificarsi le condizioni per i sospetti intrecci perversi tra politica, mondo imprenditoriale e criminalità organizzata di cui tutti stiamo leggendo in queste settimane".