Caso Toti, Spinelli: "La mia barca era un ristorante, venivano tutti, lì parlai al presidente della spiaggia"

di Redazione

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"Invitavo tutti i miei amici in barca. È venuto Garrone, è venuto Mondini, è venuto Schenone, è venuto Burlando, io vado a mangiare lì tutti i giorni"

Caso Toti, Spinelli: "La mia barca era un ristorante, venivano tutti, lì parlai al presidente della spiaggia"

"Invitavo tutti i miei amici in barca, non solo.. È venuto Garrone, è venuto Mondini, è venuto Schenone, è venuto Burlando. (...) io vado a mangiare lì tutti i giorni, è il mio ristorante". E' quanto risponde nel corso dell'interrogatorio di garanzia l'imprenditore Aldo Spinelli, ai domiciliari come il Governatore della Liguria Giovanni Toti nell'ambito dell'indagine per corruzione.
 

Sul 'Leila' avvenivano molti incontri di cui il gip Paola Faggioni e il pm Luca Monteverde chiedono conto e tra questi un pranzo del primo settembre 2021. Il giudice domanda se Spinelli "aveva fatto a Toti delle richieste in merito alla pratica della spiaggia dell'Olmo per trasformarla da libera a privato". E l'imprenditore risponde: "nel modo più assoluto, abbiamo detto: 'Interessati' ma non abbiamo avuto niente, non ha fatto un ... scusi il termine... Lui si è venduto anche che ha risolto il problema del multi... che non è vero. È chiaro che io l'unico a cui potevo rivolgermi chi era? L'Autorità Portuale non faceva niente, mi sono rivolto al governatore della Liguria e dire: 'Oh ma falla un po' lavorare questa gente qui, sono in 400 e non fanno un c... tutto il giorno'".

"Fu il figlio Roberto, aggiunge, che "è andato con gli avvocati in Regione" per "vedere se se è possibile avere l'arenile". Il pm chiede se era stato domandato a Toti "di interessarsi per ottenere questa spiaggia". E Spinelli: "Sì, a chi mi rivolgevo? (...) io spendo 2 milioni e mezzo e non non mi dai un pezzo di spiaggia? (...)Toti ha detto: "'Mi interesso, vedo quello che posso fare' ma non ha fatto niente".
 

Nell'interrogatorio, Spinelli attacca anche Rino Canavese, l'unico componente del comitato di gestione dell'autorità portuale che volto contro la delibera per la proroga trentennale concessa all'imprenditore sul terminal Rinfuse. "La proroga del terminal non è riuscito a fare niente nessuno" per colpa sua, mette a verbale Spinelli che aggiunge: "li nel comitato c'è un signore che praticamente è amministratore delegato di Gavio, che è numero uno delle Autostrade dei Terminal a Novara e a Genova. A Savona vada a vedere quanti soldi pubblici ha investito nel terminal questo signore che ha il coraggio ancora di fare interviste. Pubblici... lo ho fatto tutti i lavori nel mio terminal con i miei soldi...ha il coraggio di fare l'intervista a Rai Uno? Ma dovrebbe stare zitto. Ha comprato i locomotori con i soldi dello Stato". E quanto a Paolo Emilio Signorini, conclude Spinelli, "a me non ha sistemato niente. Chi ha sistemato le pratiche all'Autorità portuale è Gianluigi Aponte (non indagato, ndr)".