Caso Toti, Savi: "Sorpresi da misura cautelare su fatti già consumati e noti, lavoriamo perché gli incontri si facciano lo stesso"

di Redazione

"Una novità relativa, perché i fatti erano già noti negli atti processuali risalenti al 2022"

"La nuova misura cautelare notificata oggi al Presidente Toti non modifica, a nostro avviso, lo stato di fatto e di diritto relativo all’inchiesta". Così l'avvocato Stefano Savi in una nota dopo la notizia del nuovo arresto per il governatore per "finanziamento illecito".
"In particolare - prosegue la nota - stupisce la tempistica della stessa, visto che non incide sullo stato di Toti, già agli arresti domiciliari da oltre due mesi.
Nel merito, le nuove accuse appaiono corollario all’interpretazione accusatoria della precedente ordinanza, senza aggiungere nulla di nuovo: gli” interessamenti” di cui si reiterano le accuse, come emerge dagli stessi atti investigativi, altro non sono che legittima attività poltica di collegamento tra una azienda e gli uffici preposti di Regione al fine di meglio comprendere le esigenze dell’Ente e le relative integrazioni. Nessun favoritismo e nessuna pressione risulta nelle informative e la pratica in questione, correttamente istruita e processata, è stata approvata in Regione in assenza del Presidente, già sottoposto a misura cautelare.
Quanto alla consistenza dei contratti pubblicitari l’analisi della stessa, sulla quale ovviamente ci riserviamo approfondimenti, risulta parziale e non tenenti conto le politiche commerciali dei soggetti erogatori il servizio.
Resta la difficoltà di comprendere l’esigenza di questo ulteriore provvedimento, proprio oggi, a distanza di oltre due anni dai fatti contestati ed in presenza di misure cautelari già in essere.
Le esigenze relative al nuovo interrogatorio di garanzia, fissato per domani, ci costringono a rivedere il calendario degli incontri Previsti dal Presidente, in particolare quello con il Vice Presidente del Consiglio, che sarà posticipato ovvero, data la fittissima agenda di impegni istituzionali, potrebbe svolgersi in remoto, ove i magistrati lo consentano tenuto conto degli impegni dell’Alta Carica Istituzionale".