Caso Toti, le prime parole: "Non ci opporremo al processo rapido. Mi auguro che la politica capisca che quanto successo è poco comprensibile"

di Redazione

L'ex governatore: "Mai come adesso e come in questa occasione, i problemi della giustizia e della politica si sono intersecati. Autonomia della politica messa in discussione"

"Non voglio dire grandi cose oggi, sono sceso perché avendo fatto per molti anni il vostro mestiere so che non è facile. Siamo contenti della decisione presa stamani che riequilibra alcune decisioni del passato incomprensibili dal nostro punto di vista. Dal punto di vista del processo come sapete non ci siamo opposti e non ci opponiamo a un processo rapido e veloce perché siamo convinti di poter spiegare tutto quello che c'è. Io credo che mai come adesso ormai come in questa occasione, i problemi della giustizia e della politica si siano intersecati in questa vicenda e mi auguro che alla politica sia molto chiaro quello che è successo a Genova, che quello che fa parte degli atti di accusa è in realtà qualcosa di poco comprensibile, ci sono atti legittimi e finaziamenti legittimi che messi insieme secondo la procura connotano un comportamento criminoso. Questo è qualcosa che mette in discussione l'autonomia della politica sia nei suoi finanzimenti che nella sua capacità di incidere sulla realtà e quindi sarà qualcosa che dovrà far disutere le aule della giustizia, ma anche le aule della politica. Poi avremo modo di approfodire tutti i temi nelle sedi opportune. Non è stato piacevole sentirsi privati del tempo e della libertà specialmente se si sa di non aver fatto nulla di male". Così l'ex governatore della Liguria, Giovanni Toti si è espresso per la prima volta da quando è stato arrestato il 7 maggio nell'inchiesta per corruzione e finanziamenti illeciti.