Caso Toti: Dal Fabbro (Iren), "Su consulenza a Vianello da 200mila euro decise solo Signorini"

di Redazione

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Vianello è accusato di aver corrotto Signorini in cambio del ritocco della tariffa oraria dei servizi dell'azienda antincendio Santa Barbara srl

Caso Toti: Dal Fabbro (Iren), "Su consulenza a Vianello da 200mila euro decise solo Signorini"

"Signorini non aveva informato preventivamente il cda di Iren della consulenza a Mauro Vianello (nella foto) in virtù della delega che aveva come amministratore delegato e direttore generale di affidare consulenze entro i 250mila euro". Lo ha detto agli inquirenti genovesi Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren sentito nelle scorse settimane come persona informata sui fatti nell'ambito della maxi inchiesta sulla presunta corruzione. Dal Fabbro è stato chiamato a chiarire in base a quali poteri e con quali motivazioni l'ex presidente del Porto arrestato il 7 maggio ha firmato nell'autunno del 2023 un contratto di consulenza da 200mila euro per Mauro Vianello.

"Signorini disse che la consulenza era fondamentale - ha aggiunto Dal Fabbro - ma voglio precisare che si tratta di progetti molto importanti per Iren, nati parecchi anni fa e per i quali fino a quel momento Iren non aveva avuto bisogno di consulenti di quel genere".

Vianello, presidente di Ente Bacini e titolare al 54% delle quote della Santa Barbara srl, azienda che si occupa di attività anti-incendio in porto, è accusato di aver corrotto Signorini in cambio dell'innalzamento a tavolino della tariffa oraria per chi fruisce dei servizi della società. All'ex presidente del porto Vianello avrebbe prestato l'auto per andare a Montecarlo, una casa per una settimana, gli avrebbe dato 6.600 euro per il catering del matrimonio della figlia e regalato un Apple watch alla fidanzata.

La consulenza da 200 mila euro al momento non è ufficialmente contestata come reato, ma gli inquirenti sospettano che Signorini una volta arrivato a Iren volesse in qualche modo sdebitarsi per i precedenti favori. Anche il compenso "lo ha deciso Signorini interloquendo con l'ufficio acquisti. Ne parlammo nel cda del 19 dicembre, lui ha spiegato che era necessario senza entrare nel dettaglio". Durante la riunione qualcuno aveva sollevato dubbi sui "riscontri lacunosi" forniti da Signorini sul curriculum e sulle procedure di selezione del consulente. Una consigliera aveva lamentato di aver appreso la notizia dai giornali. Alla domanda se nei sei mesi di consulenza Vianello abbia mai redatto pareri o documenti sulle attività svolte, Dal Fabbro ha detto di non averli mai visti.