Caso Toti, Bucci: "Pentito di essere stato su yacht di Spinelli? Lo dirò ai pm. Io alle Regionali? Ho un contratto coi genovesi fino al 2027"

di Redazione

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Il sindaco di Genova: 'Me lo tengo per me e parlerò con loro'. L'incarico commissariale? Deciderà il governo"

Caso Toti, Bucci: "Pentito di essere stato su yacht di Spinelli? Lo dirò ai pm. Io alle Regionali? Ho un contratto coi genovesi fino al 2027"

"Io non sono pentito di nulla, o forse di qualcosa sì, magari me lo tengo per me, lo dirò quando parlerò coi magistrati". Il sindaco di Genova Marco Bucci ha risposto così chi gli chiedeva se si fosse pentito di essere andato sullo yacht di Spinelli a margine del convegno 'Quo vadis terra' organizzato da 'Il Giornale' a Palazzo Ducale di Genova.

Quanto alle voci di una candidatura alle regionali, "Fatemi conoscere queste voci". dice Bucci rispondendo a una domanda sulle indiscrezioni che lo danno come possibile candidato in Regione Liguria in casi di elezioni anticipate. Come già dichiarato in un'intervista a Telenord, il sindaco ribadisce: "Io ho un contratto coi genovesi per stare qui fino a giugno 2027 - ha detto Bucci - e questa promessa coi genovesi voglio mantenerlo".

"Le opposizioni hanno la libertà di chiedere le mie dimissioni da commissario, poi il governo deciderà". Il sindaco di Genova, Marco Bucci risponde così a chi chiede le dimissioni da commissario per la ricostruzione post Morandi. "Tra l'altro si tratta di incarichi annuali - precisa Bucci - io ho avuto diversi rinnovi, e può anche essere che la prossima volta non mi rinnovino, io non lo so, ma è il governo che decide, non sono io a decidere. Io vado avanti con ancora maggiore energia perché è ovvio che la situazione è più difficile ora rispetto a due settimane fa e per questo serve più energia. È un dovere che mi sono preso nei confronti dei cittadini e quindi bisogna andare avanti - ha detto -. Genova non può perdere l'opportunità di avere 7 miliardi da investire, sarà difficile che accada in futuro". Per il primo cittadino c'è il rischio che, a causa dell'inchiesta, anche le opere possano rallentare. "Certo, il rischio ci può essere - conclude - ma è nostro dovere fare in modo che non ci sia rallentamento. Siamo qui apposta per superare le barriere, è il nostro lavoro".