Caso Toti, a.d. Gnv ai pm: "Spinelli e Signorini a Montecarlo? Lo si diceva tra i terminalisti"

di Redazione

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Matteo Catani: "L'occupazione delle aree ex Carbonile era visibile dalla strada, la vedevo dalle finestre dei miei uffici"

Caso Toti, a.d. Gnv ai pm: "Spinelli e Signorini a Montecarlo? Lo si diceva tra i terminalisti"

I viaggi a Montecarlo di Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini? "E' una cosa che avevo sentito dire nell'ambito di incontri con altri terminalisti. Ma si trattava di voci. Non so di specifici fatti corruttivi". A dirlo è stato Matteo Catani (nella foto) amministratore delegato di Grandi Navi Veloci, durante la sua audizione come testimone nell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta.

Per i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde è stato lui a dire all'armatore Gianluigi Aponte che l'anziano imprenditore stava occupando abusivamente le aree dell'ex Carbonile di Levante. "L'occupazione dell'area da parte di Spinelli - ha detto ai pm a metà giugno - l'ho vista dalle finestre dei miei uffici. Lo dissi ad Aponte. Non lo dissi all'Autorità portuale perché era in corso la procedura di assegnazione e decisi di non farlo. L'occupazione era percepibile da tutti anche perché era visibile dalla strada".

Catani comunicò quanto stava accadendo anche al manager Alfonso Lavarello. "Mi ricordo anche che suggerii che si poteva verificare l'area con Google earth".