CasaPound alla Spezia, il portavoce Marsella attacca il sindaco Peracchini

di R.P.

Il portavoce nazionale del movimento contesta il divieto per piazza Brin e accusa la contro manifestazione antifascista di creare tensioni

Alla Spezia si è svolta oggi la manifestazione promossa da CasaPound Italia, alla quale ha preso parte il portavoce nazionale del movimento, Luca Marsella. Durante il corteo, autorizzato da settimane secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, non sono mancate critiche dirette alla contro manifestazione antifascista in corso nella stessa giornata e al sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, di cui è stato realizzato un cartonato messo in testa al corteo per tutto il percorso.

Diritto di manifestare – “Non capiamo perché non si possa manifestare, non ne capiamo il motivo”, ha dichiarato Marsella nel suo intervento. “Oggi siamo qui, assolutamente sereni di fare il nostro corteo, che vi ricordo è stato preavvisato e autorizzato con larghe settimane di anticipo. Il problema di ordine pubblico si crea perché sono stati autorizzati altri due cortei che hanno il solo fine di contestare e impedire un corteo che invece è stato già autorizzato. È questo il paradosso”.

Richiami a Genova – Il portavoce di CasaPound ha fatto riferimento anche a un episodio avvenuto in occasione della commemorazione di Ugo Venturini a Genova: “Si parla solo dei saluti romani, però non si dice che sono stati fatti avvicinare a trenta metri da quella targa, che per noi è sacra, antifascisti e centri sociali. Solo grazie al nostro senso di responsabilità non è successo nulla quel giorno. Siamo anche stanchi di subire queste provocazioni”.

Ordine pubblico – Marsella ha rivolto un messaggio esplicito alle autorità: “Mi auguro che chi di dovere faccia il proprio lavoro e sia in grado di gestire l’ordine pubblico, perché se ce li fate avvicinare oggi si prendono qualche calcio in cu..”.

Contenuti del corteo – La manifestazione, secondo gli organizzatori, è stata indetta per affrontare il tema dell’Europa e dell’immigrazione. “Lo stato di degrado delle nostre città è sotto gli occhi di tutti”, ha affermato Marsella. “Noi vogliamo che l’Europa torni a essere una potenza e non sia più schiava né di Washington né di Mosca”.

25 aprile – Una parte del discorso ha riguardato anche la festività nazionale della Liberazione: “Sì, vogliamo abolire il 25 aprile, perché è una festa divisiva. Per noi è meglio festeggiare altre date. Possiamo dirlo, siamo in democrazia. Si può dire o non si può dire?”.

Attacco a Peracchini – Marsella ha duramente criticato la partecipazione del sindaco della Spezia alla manifestazione antifascista organizzata parallelamente. Mostrando un cartonato con il volto del primo cittadino, ha dichiarato: “Il sindaco di centrodestra dice che questa è una città medaglia d’oro, d’argento, di pongo alla Resistenza, tutte queste cose poteva dirle in campagna elettorale, perché le dice adesso? È facile dirlo ora”.

Richiami alla Costituzione – “Ha detto: io vado in piazza con la Costituzione. Allora gli chiedo: prendila e magari leggila. Poi a fine manifestazione ci dici dove sta scritto ‘antifascismo’ nella Costituzione. Ve lo dico io: la parola antifascismo c’è in una disposizione transitoria che non ci riguarda, perché CasaPound non è stata condannata in base alla legge Scelba. Quindi CasaPound è un movimento legittimo che ha tutto il diritto di manifestare”.

Contestazione della gestione logistica – Il portavoce ha infine denunciato la gestione degli spazi cittadini: “Il Comune ha chiamato i commercianti per dire di tenere chiuso perché arrivano gli orchi cattivi. Ci hanno vietato la manifestazione in piazza Brin, mettendo al nostro posto una manifestazione di bambini, così che se ci fossimo opposti saremmo diventati quelli che vogliono impedire ai bambini di giocare”.

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