"Don Giovanni" seduce il Carlo Felice, applausi al capolavoro mozartiano per l'avvio della stagione lirica 2025/'26
di R.S.
Repliche: sabato 4 ottobre ore 15, domenica 5 ottobre ore 15, venerdì 10 ottobre ore 20, sabato 11 ottobre ore 20 e domenica 12 ottobre ore 15
Grande partecipazione al Teatro Carlo Felice per la serata inaugurale della nuova stagione lirica, affidata a un titolo di assoluto rilievo: Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Un debutto carico di significato, anche perché è il primo sotto la nuova direzione del teatro. Sala piena, presenti autorità cittadine, esponenti del mondo culturale e numerose scolaresche, a conferma del rinnovato impegno nel dialogo con il pubblico più giovane.
L’allestimento proposto è una produzione del Teatro La Fenice di Venezia, con la regia di Damiano Michieletto, qui ripresa da Elisabetta Acella. Scenografie essenziali ma evocative firmate da Paolo Fantin, costumi di Carla Teti, per una lettura che porta l’opera in un contesto astratto e atemporale, fatto di ambienti chiusi e indefiniti. Una scelta di regia che privilegia la dimensione interiore dei personaggi e restituisce un Don Giovanni più intimo e inquieto, meno seduttore e più vittima dei propri impulsi.
Una lettura musicale solida e attenta - Sul podio, il direttore Constantin Trinks ha guidato l’orchestra con rigore e chiarezza, offrendo una lettura asciutta e ben strutturata, attenta alla scrittura orchestrale e ai rapporti dinamici. In alcuni momenti è mancato forse un maggiore slancio emotivo, ma l’insieme si è mantenuto sempre coerente, lasciando spazio al canto e alla scena.
Il cast si è distinto per impegno e coesione. Simone Alberghini, nel ruolo del protagonista, ha interpretato un Don Giovanni meno convenzionale, più oscuro e riflessivo. Al suo fianco, le voci di Desirèe Rancatore (Donna Anna), Jennifer Holloway (Donna Elvira) e Chiara Maria Fiorani (Zerlina) hanno convinto per personalità e presenza scenica. Completavano il cast Ian Koziara (Don Ottavio), Giulio Mastrototaro (Leporello), Mattia Denti e Alex Martini (Masetto).
Un avvio che guarda al futuro - Nonostante qualche riserva espressa da parte del pubblico più legato a una visione tradizionale dell’opera, l’inaugurazione ha rappresentato un momento importante per il Carlo Felice, che ha scelto di aprire la stagione con una proposta artistica coerente e coraggiosa, orientata al confronto con la contemporaneità. Un teatro che guarda avanti, consapevole del valore della propria tradizione, ma pronto a metterla in dialogo con nuove sensibilità e linguaggi scenici.
Repliche: sabato 4 ottobre ore 15, domenica 5 ottobre ore 15, venerdì 10 ottobre ore 20, sabato 11 ottobre ore 20 e domenica 12 ottobre ore 15.
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