Carlo Felice, da buco nero a simbolo di rinascita: a Telenord la storia del teatro lirico genovese

di Paolo Zerbini

1 min, 18 sec

Martedì 4 novembre alle 18 (replica alle 23) le tappe di questa straordinaria rinascita con filmati d’epoca, fotografie e testimonianze

Carlo Felice, da buco nero a simbolo di rinascita: a Telenord la storia del teatro lirico genovese

Dopo quarant’anni di silenzio e macerie nel cuore di Genova, il Teatro Carlo Felice è tornato a essere il fulcro della cultura cittadina e nazionale. Telenord dedica alla sua storia una puntata speciale dal titolo “La piazza della città”, in onda martedì 4 novembre alle ore 18 (replica alle 23). In studio Paolo Zerbini e Simone Galdi.

Il Carlo Felice, uno dei teatri più belli e moderni d’Italia, nacque il 7 aprile 1828 da un progetto dell’architetto Carlo Barabino, sorto sui resti della chiesa di San Domenico. Il debutto fu affidato a Vincenzo Bellini, che incantò i primi spettatori e lo stesso Re.

La Seconda guerra mondiale segnò la sua distruzione: nella notte tra il 7 e l’8 agosto 1943, i bombardamenti lasciarono in piedi solo i muri perimetrali e il suggestivo pronao neoclassico. Da allora, per oltre quarant’anni, piazza De Ferrari rimase ferita, chiusa da staccionate e sommersa da rovine.

Solo con i fondi delle Celebrazioni Colombiane del 1992, il sogno della ricostruzione si concretizzò: nel 1991 il nuovo teatro progettato da Aldo Rossi, Ignazio Gardella, Fabio Reinhart e Angelo Sibilla fu completato, con 2.000 posti, una torre scenica alta 63 metri, e un design ispirato all’eleganza del Nord Europa. La scelta del legno garantì un’acustica eccellente, restituendo al Carlo Felice il suo splendore originario.

Telenord ripercorrerà questa straordinaria rinascita con filmati d’epoca, fotografie e testimonianze, raccontando come da un “buco nero” di rovine sia rinata una delle piazze simbolo della nuova Genova.

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