Carige, firmato l'accordo per la soluzione privata: ora parola all'assemblea
di Fabio Canessa
1 min, 45 sec
Aumento di capitale da 700 milioni con Fitd-Svi e Ccb, in regalo quote per 10 milioni ai piccoli azionisti
Firmato l'accordo quadro vincolante per il salvataggio di Carige. A comunicarlo è la banca stessa in una nota, specificando che in questo modo viene "formalizzata la soluzione privata", cioè senza coinvolgere lo Stato. I soggetti che concorreranno al rafforzamento patrimoniale sono il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e il suo Schema Volontario di Intervento, la Ccb Credto Cooperativo Italiano, la Società per la Gestione delle Attività e "altre primarie istituzioni finanziarie".
La parola ora passa all'assemblea degli azionisti, previo via libera dalle autorità di vigilanza. Il piano, basato sulla strategia dei commissari nominati dalla Bce, prevede quindi un aumento di capitale di 700 milioni, la cessione di 3,1 miliardi di crediti deteriorati (la Sga ha già presentato un'offerta vincolante) e un manovra di "rilancio commerciale" che comprenderà ovviamente una riduzione del personale.
L'aumento di capitale dovrà essere sostenuto per 313,2 milioni dello Svi (a fronte della conversione del bond subordinato sottoscritto a novembre 2018), per 63 milioni da CCB, per 238,8 milioni al Fondo interbancario e per i restanti 85 milioni dagli attuali azionisti (tra cui Malacalza). Il Fondo interbancario ha formalizzato l'impegno a garantire la tranche riservata agli attuali azionisti in caso di mancata sottoscrizione totale o parziale. D'altro canto Ccb potrà acquistare tutte le azioni detenute da Fitd e Svi tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Sarà prevista anche l’emissione di Warrant da assegnare gratuitamente agli attuali azionisti che sottoscriveranno le azioni ad essi riservate (con contestuale aumento del capitale sociale a servizio dell’esercizio dei warrant) in ragione di 1 warrant ogni 4 azioni nuove sottoscritte. Tali warrant consentiranno l’acquisto di nuove azioni con uno sconto del 50% sul prezzo di mercato al momento dell’esercizio.
Verrà emesso poi un nuovo prestito subordinato classificabile come strumento di capitale Tier2 per 200 milioni, in relazione al quale sono già stati acquisiti impegni vincolanti da varie istituzioni finanziarie, private e pubbliche, per un importo complessivo superiore a quello previsto. Lo SVI sta inoltre mettendo a punto criteri e meccanismi per riconoscere, a conclusione dell’operazione, azioni gratuite per un controvalore pari a 10 milioni a favore di azionisti attuali a fronte di partecipazioni azionarie inferiori a una certa soglia.
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