Carbone in lieve ripresa nel 2025, poi in calo fino al 2030: rinnovabili e gas riducono il suo ruolo

di R.S.

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A livello globale, la produzione elettrica continua a crescere, passando dai 31.100 TWh del 2024 ai 32.200 TWh stimati per il 2025.

Carbone in lieve ripresa nel 2025, poi in calo fino al 2030: rinnovabili e gas riducono il suo ruolo

La domanda mondiale di carbone dovrebbe registrare un leggero aumento dello 0,5% nel 2025, toccando il record di 8,85 miliardi di tonnellate, secondo il nuovo report della IEA “Coal 2025”. Tuttavia, la tendenza futura indica un graduale declino fino al 2030, spinto dalla crescente penetrazione di energie rinnovabili e gas naturale nella produzione di elettricità.

Il quadro globale resta però molto variegato. In India, ad esempio, una stagione dei monsoni precoce e intensa ha ridotto la domanda elettrica e aumentato la produzione idroelettrica, facendo prevedere una diminuzione della produzione di energia a carbone per il terzo anno negli ultimi cinquanta anni. Negli Stati Uniti, invece, i consumi di carbone dovrebbero salire dell’8% nel 2025, sostenuti da prezzi del gas più elevati e da un rallentamento della dismissione delle centrali tradizionali. In Europa, la domanda calerà solo del 2% circa, a causa della ridotta produzione di idroelettrico ed eolico nella prima metà dell’anno.

A livello globale, la produzione elettrica continua a crescere, passando dai 31.100 TWh del 2024 ai 32.200 TWh stimati per il 2025. Tuttavia, il carbone manterrà un ruolo stabile nella generazione elettrica, con circa 5.964 milioni di tonnellate utilizzate, principalmente per far fronte alla domanda stagionale e garantire la sicurezza del sistema, soprattutto in Asia. Con il progredire del decennio, il mix elettrico globale vedrà una quota crescente di rinnovabili, nucleare e gas, con la quota del carbone destinata a scendere dal 35% del 2024 al 27% nel 2030.

Sul fronte delle importazioni, il 2025 ha segnato un calo globale del 5%, con riduzioni significative in Cina e India a causa della debole domanda interna e di scorte abbondanti. La Cina continuerà a influenzare le dinamiche mondiali, con una riduzione media del 2,5% annuo degli acquisti fino al 2030. Al contrario, l’India prevede un aumento delle importazioni per sostenere la produzione di acciaio e la domanda interna di carbone metallurgico.

I prezzi del carbone continuano a scendere, in Europa del 10% e in Asia del 20% rispetto al 2024, comprimendo i margini dei produttori e riducendo l’incentivo a nuovi investimenti. In Europa, l’aumento dei costi della CO₂ renderà il carbone sempre meno competitivo rispetto al gas, consolidandone il declino strutturale nel mix elettrico.

Il settore elettrico resta così il principale snodo della transizione: il carbone mantiene un ruolo essenziale in alcune regioni, ma sempre più orientato alla flessibilità del sistema piuttosto che alla produzione di base, mentre rinnovabili, gas e nucleare ne riducono progressivamente la quota nel mix globale.

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