Carabinieri Forestali, un anno di tutela per ambiente e biodiversità

L’attività dei Carabinieri Forestali nel 2024 si è distinta per il vasto numero di controlli effettuati e per l’impegno nella prevenzione e repressione dei reati ambientali. Con 19.940 verifiche e oltre 6.600 persone controllate, l’Arma ha operato su più fronti: dal contrasto agli incendi boschivi alla tutela della biodiversità, fino alla protezione degli animali. Oggi è stato presentato il Calendario CITES 2025, un viaggio nel Sud America tra specie a rischio e paesaggi straordinari.

Incendi boschivi – Nel corso dell’anno, i Carabinieri Forestali hanno condotto 727 controlli mirati, accertando 104 reati e denunciando 36 persone. Le perquisizioni sono state una, mentre i sequestri ammontano a otto. Le violazioni amministrative accertate sono 109, con sanzioni complessive pari a 131.757 euro. Complessivamente, gli incendi rilevati sono stati 90, per una superficie totale di 493,40 ettari, di cui oltre 400 di area boschiva.

Tutela degli animali – L’azione di contrasto ai maltrattamenti e al randagismo ha portato a 158 controlli per reati legati alla crudeltà sugli animali e 333 ispezioni per il fenomeno del randagismo. La polizia veterinaria ha eseguito 208 verifiche, rilevando 19 violazioni penali e 44 di natura amministrativa.

Biodiversità e specie protette – Sul fronte della protezione della flora e della fauna selvatica, i Carabinieri Forestali hanno svolto 2.398 controlli antibracconaggio e 1.115 verifiche sulla tutela delle piante, con 20 accertamenti relativi alle specie invasive. Le violazioni rilevate sono state 44 di carattere penale e 66 amministrative.

Collaborazioni e protezione civile – L’Arma ha operato anche nel soccorso di escursionisti in difficoltà e nelle emergenze meteorologiche, oltre a collaborare con la Regione Liguria per la gestione della Riserva Naturale delle Agoraie.

Calendario CITES 2025 –  Il tema di quest’anno è il Sud America, terra di biodiversità e di antiche civiltà. Il calendario racconta dodici specie a rischio, descrivendo habitat e minacce alla loro sopravvivenza. Un omaggio a Charles Darwin, a 190 anni dalla sua esplorazione delle Galápagos, e un’occasione per riflettere sull’impatto delle attività umane sugli ecosistemi.

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