Caos tamponi, cosa rischia la Lazio? Dall'ammenda fino alla retrocessione diretta

di Redazione

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Blitz della Guardia di Finanza a Formallo e nel laboratorio di Avellino dove vengono processati i test della società biancoceleste

Caos tamponi, cosa rischia la Lazio? Dall'ammenda fino alla retrocessione diretta

Proprio alla vigilia della delicatissima sfida contro la Juventus, in casa Lazio continuano ad addensarsi nubi di tempesta per la vicenda tamponi. Il club guidato da Claudio Lotito è sempre più nell'occhio del ciclone tanto che la giustizia, sia ordinaria che sportiva, ha deciso di andare a vederci chiaro. I risultati differenti riscontrati da tre laboratori diversi sui tamponi di Immobile, Leiva e Strakosha fanno pensare ad un tentativo d'insabbiamento per evitare che i tre giocatori fossero posti in quarantena, com'è in effetti successo in vista della partita di oggi, domenica 8 novembre.

Ma cosa rischia, nel concreto, la Lazio? Sul piano della giustizia ordinaria, la prima violazione riguarda la mancata comunicazione alla Asl della positività dei giocatori e poi c'è il mancato rispetto dei 10 giorni di isolamento, dato che anche ieri i tre erano a Formello. Dal punto di vista della giustizia sportiva, la cosa si fa ancora più complicata: prima di tutto c'è da valutare la gravità del rischio a cui la Lazio avrebbe esposto calciatori, staff, arbitri e tutti gli altri addetti ai lavori. Ad aumentare di molto la gravità della colpa (e quindi anche la punizione), sarebbe l'accertamento della "volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione", come recita anche l'articolo 8 del regolamento in materia covid varato a giugno dal consiglio federale. Nella giornata di ieri, sabato 6 novembre, un blitz della Guardia di Finanza a Formello e nel laboratorio Futura Diagnostica di Avellino, dove la società fa processare i propri tamponi, è stato disposto dalla Procura di Avellino per acquisire materiale ritenuto importante per le indagini.

Restando sempre in ambito di giustizia sportiva, la società capitolina rischia, nel caso più lieve, un'ammenda ma nei casi più gravi può rischiare una penalizzazione in classifica, fino ad arrivare alla retrocessione o addirittura all'esclusione dal campionato.