Caos autostrade: Toti attacca il governo, ma i leghisti?

di Redazione

1 min, 58 sec

Gianni Pastorino: " “Lui primo a dichiararsi prudente sulla revoca delle concessioni ai big privati”

Caos autostrade: Toti attacca il governo, ma i leghisti?
«Oggi Toti si dichiara incolpevole per i disagi patiti dagli automobilisti e dagli autotrasportatori che transitano sulle autostrade liguri: ma il ruolo di coordinamento potrebbe esercitarlo. E non lo esercita. Poi si dichiara incolpevole per le mancate manutenzioni di questi anni, ma la Regione le richieste poteva farle, sollecitarle e renderle pubbliche. Su tutto questo risultati zero”. Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, commendando le dichiarazioni odierne del presidente Toti in merito al caos autostradale che sta stritolando Genova e la Liguria in questa prima fase di ripartenza. 
 
«Non c’è dubbio: esistono delle responsabilità nazionali. Noi abbiamo l’onestà intellettuale di sottolinearlo, a differenza di Toti che pur governando da 5 anni scarica sempre su altri le sue mancanze. Abbiamo già interloquito con la nostra parte di Governo per evidenziare la situazione insostenibile delle autostrade liguri – spiega Pastorino -. Può dire altrettanto il presidente Toti, che oggi parla addirittura di 2 anni di colpevoli e dolosi ritardi? Il che vuol dire che parte di questo “doloso ritardo” è imputabile al governo precedente, tenuto in piedi dai suoi alleati leghisti, in cui il sottosegretario alle infrastrutture era proprio il sodale Rixi».
 
«Torniamo a quell’epoca: non ci ricordiamo di un Toti capopopolo che perorasse la causa degli automobilisti. Anzi, ci ricordiamo bene di un Toti molto cauto e prudente sulla revoca delle concessioni autostradali ai big privati – ricorda Pastorino -. Insomma: il solito Toti camaleonte in funzione elettorale, non si fa domande e non da risposte sul ruolo che compete al presidente della Regione e dei suoi assessori. Davvero sono esenti da colpe sul mancato coordinamento dei cantieri autostradali, come lui vorrebbe far credere?».
 
«Che interlocuzione c’è stata tra il governatore e i suoi assessori coi governi succedutisi in questi 2 anni, compreso quello giallo-verde per buona parte “amico”? Qual è il suo potere contrattuale? – conclude Pastorino -. Cavalcare l’onda della rabbia legittima di chi sta incolonnato per ore, magari facendosi vedere anche lui in coda per dimostrare solidarietà e strappare consenso, ci appare cinico e un po’ infantile. Chi governa questa regione da anni dovrebbe dimostrare un ben altro livello di responsabilità, anche laddove non ha del tutto una competenza diretta».