Campania, i depuratori si trasformano in Fabbriche Verdi: la rivoluzione sostenibile del PNRR
di Simone Galdi
Nocera Superiore e Scafati al centro di progetti innovativi: biogas, energia rinnovabile e meno emissioni
Due depuratori campani, quelli di Nocera Superiore e Scafati, sono protagonisti di un ambizioso progetto di transizione ecologica. Grazie ai fondi PNRR ottenuti tramite il bando "Economia Circolare" del Ministero dell'Ambiente, questi impianti puntano a ridurre significativamente i fanghi smaltiti e le emissioni di CO₂, producendo biogas e sfruttando energie rinnovabili.
Rivoluzione – Il progetto per il depuratore di Nocera Superiore, promosso da Gori ed Ente Idrico Campano, è stato premiato con il primo posto nel bando PNRR "Economia Circolare". Con un finanziamento di quasi 10 milioni di euro, l'obiettivo è rivoluzionare il processo depurativo puntando sulla valorizzazione energetica dei fanghi. La produzione di biogas e biometano, insieme alla generazione di energia da fonti rinnovabili, rappresenta un cambiamento radicale per una gestione più sostenibile delle risorse ambientali.
Riduzione fanghi – Il progetto prevede una riduzione del 40% dei fanghi smaltiti, diminuendo significativamente l’impatto sul territorio. Questo risultato sarà ottenuto grazie all’implementazione di tecnologie avanzate che permetteranno di sfruttare al massimo le potenzialità energetiche dei fanghi. Inoltre, si stima che le emissioni di CO₂ equivalente saranno ridotte di oltre 3.000 tonnellate all’anno.
Potenziamento – Anche il depuratore di Scafati rientra tra i vincitori del bando del Ministero dell'Ambiente, ricevendo un finanziamento di circa 8 milioni di euro. Il progetto prevede la costruzione di una piattaforma centralizzata per il trattamento e la valorizzazione dei fanghi, sia prodotti internamente che provenienti da altre strutture. Il potenziamento della digestione anaerobica consentirà di massimizzare la produzione di biogas, che sarà trasformato in energia elettrica grazie a un nuovo parco fotovoltaico.
Obiettivi principali – A Scafati, l’intervento mira a ridurre del 60% i fanghi smaltiti, con la produzione di circa 1.300.000 metri cubi di biogas ogni anno. Questi risultati porteranno a una riduzione totale delle emissioni di CO₂ equivalente di 10.000 tonnellate all’anno. Un passo concreto verso un modello di economia circolare, dove i rifiuti diventano risorse e le energie rinnovabili assumono un ruolo centrale.
Agenda 2030 – Entrambi i progetti si inseriscono pienamente negli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, rispondono agli SDG 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), SDG 7 (Energia pulita e accessibile) e SDG 13 (Lotta contro il cambiamento climatico). Si tratta di interventi che combinano tecnologia avanzata e sostenibilità, contribuendo a un futuro più verde per la Campania e oltre.
Impatto locale – "Questi progetti non solo miglioreranno l'efficienza ambientale, ma creeranno un impatto positivo per le comunità locali", si legge nella nota congiunta di Gori ed Ente Idrico Campano. La riduzione dei fanghi smaltiti significa meno trasporti e costi associati, con un miglioramento complessivo della gestione ambientale. Questa trasformazione dei depuratori in Fabbriche Verdi rappresenta un esempio concreto di come la sostenibilità possa essere integrata nei processi industriali, generando benefici ambientali, economici e sociali.
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