Camera Riviere di Liguria, Pasquale lascia la presidenza. "Dimissioni irrevocabili"
di Redazione
Sono arrivate inaspettate, a dieci mesi dalla scadenza del mandato, motivate da ragioni di carattere personale
Luciano Pasquale lascia la presidenza della Camera di commercio Riviere di Liguria (Imperia, La Spezia e Savona). Le dimissioni, irrevocabili e con effetto immediato, sono arrivate inaspettate, a dieci mesi dalla scadenza del mandato, motivate da ragioni di carattere personale. Pasquale, alla guida dell'ente da aprile 2016, dopo essere stato per 5 anni presidente della Camera di commercio di Savona, lascia anche il ruolo di consigliere. Il vicepresidente vicario Enrico Lupi assumerà la reggenza fino all'elezione del nuovo presidente che resterà in carica per i prossimi 10 mesi.
"L'impegno per me era diventato troppo oneroso e ho fatto un ragionamento complessivo, anche in prospettiva: visto che nei primi mesi del 2021 si rinnova il consiglio e io non ho più intenzione di andare avanti ho dato le dimissioni in modo che le categorie abbiano tempo e modo di elaborare le loro strategie in previsione di quella scadenza". Luciano Pasquale spiega così le ragioni delle sue inaspettate dimissioni dalla guida della Camera di commercio Riviere di Liguria a dieci mesi dalla fine del mandato. Nessuno strappo, ma un ragionamento che mette insieme l'esigenza di alleggerire un pò gli impegni e dedicare più tempo alla famiglia. Pasquale resta amministratore unico del Centro Studi Unioncamere Guglielmo Tagliacarne ed è anche presidente di Autostrada dei Fiori.
"Resto sul territorio e sono a disposizione" dice e spiega: "Questo è un momento in cui bisogna affrontare un cambiamento strutturale dappertutto, compresa la camera di commercio, quindi bisogna ragionare in termini di orizzonti medio lunghi e le mie dimissioni sono utili anche a questo scopo". Senza contare che "è diventato un problema anche fisico, logisticamente pesante, lavorare in Liguria, muoversi da Imperia alla Spezia con i blocchi sul nodo di Genova in particolare" sottolinea. In tempo di Coronavirus si lavora molto con le videoconferenze. "Sono utili - dice Pasquale - però io sono abituato a lavorare andando dentro ai territori per percepire l'atmosfera, parlare con gli imprenditori, verificare di persona cosa succede nelle aziende. Come dice Papa Francesco, devo sentire "l'odore delle pecore' per fare il pastore".
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