Burro dall’aria: la rivoluzione green che cambia la cucina

di R.S.

1 min, 30 sec

Il procedimento impiegato da Savor è un processo termochimico che estrae CO2 dall’aria, combinandola con idrogeno e ossigeno per creare un grasso sintetico

Burro dall’aria: la rivoluzione green che cambia la cucina

Fino a poco tempo fa sembrava fantascienza, ma presto potrebbe diventare realtà un nuovo tipo di burro senza ingredienti animali, realizzato… dall’aria stessa. A svilupparlo è una startup californiana chiamata Savor, fondata nel 2022, che utilizza l’anidride carbonica come materia prima principale. Tra gli investitori di questa innovativa impresa c’è anche Bill Gates, che ha assaggiato il prodotto e ha ammesso di non riuscire a distinguere questo “burro d’aria” da quello tradizionale.

Il procedimento impiegato da Savor è un processo termochimico che estrae CO2 dall’aria, combinandola con idrogeno e ossigeno per creare un grasso sintetico. A questo viene poi aggiunta acqua, un emulsionante, beta-carotene per il colore e olio di rosmarino per donare il sapore tipico del burro. La fondatrice Kathleen Alexander garantisce che il gusto è identico a quello di un burro classico.

L’obiettivo principale è ridurre l’impatto ambientale dell’industria alimentare. Infatti, per produrre un chilo di burro tradizionale si emettono tra 5 e 14 kg di CO2, mentre il burro di Savor genera meno di un chilogrammo di emissioni. Inoltre, l’uso dell’acqua nel processo è ridotto a meno di un millesimo rispetto a quello necessario per la produzione agricola tradizionale. L’azienda sta inoltre lavorando per sostituire i grassi di palma e cocco, largamente usati ma associati alla deforestazione, con alternative più sostenibili.

Al momento, il “burro d’aria” è stato testato e apprezzato da panetterie locali e chef di San Francisco, con recensioni positive sulla sua qualità e sapore. Essendo privo di allergeni, è un’opzione ideale anche per chi soffre di intolleranza al lattosio. Savor sta ora completando le autorizzazioni sanitarie e punta a una distribuzione più ampia entro il 2025.

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