Brennero: nuove restrizioni al traffico da gennaio. Studio Uniontrasporti stima impatti economici fino a 640 milioni di euro

di Carlotta Nicoletti

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Dal 1° gennaio, ulteriori limitazioni sul Brennero rischiano di colpire duramente l’economia italiana. Uniontrasporti propone misure di contenimento

Brennero: nuove restrizioni al traffico da gennaio. Studio Uniontrasporti stima impatti economici fino a 640 milioni di euro


Con nuove restrizioni al traffico sul Brennero previste per gennaio, l’impatto sull’economia italiana potrebbe raggiungere 640 milioni di euro l’anno, secondo uno studio di Uniontrasporti. L’ente propone soluzioni urgenti per limitare i danni a uno dei principali corridoi commerciali tra Italia e Europa, come si legge su Ferpress. 

A partire dal 1° gennaio 2024, i lavori di manutenzione straordinaria sul ponte Lueg in Austria porteranno a nuovi blocchi: alcune tratte saranno ridotte a una sola corsia e verranno introdotti divieti di transito per i mezzi pesanti. Queste misure, già in atto in parte, stanno riducendo la capacità di transito del Brennero, con conseguenze dirette sul trasporto commerciale e turistico.

Presentato alla Camera di Commercio di Bolzano, lo studio di Uniontrasporti valuta gli impatti delle limitazioni, che potrebbero causare perdite annuali tra 174 e 640 milioni di euro. Secondo Uniontrasporti, l’allungamento dei tempi di viaggio per merci e persone rappresenta un costo elevato, con effetti gravi sull’export italiano.

 Uniontrasporti suggerisce tre misure per contenere i danni: mantenere due corsie aperte sul ponte Lueg tutto l’anno, sospendere temporaneamente il divieto di transito notturno per i mezzi pesanti e aumentare l’uso della RoLa, l’autostrada ferroviaria, estendendola fino a Trento. Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, ha commentato: “Lasciare aperte due corsie e sospendere il divieto notturno permetterebbe un flusso più sicuro e regolare, riducendo anche l’impatto ambientale.”

 Le restrizioni rischiano di colpire non solo i flussi turistici, ma anche i contratti e le relazioni commerciali delle imprese italiane con partner europei. Il rischio, avverte Uniontrasporti, è che alcuni accordi possano essere interrotti e difficilmente recuperati una volta terminati i lavori.