Bassetti: "Sì a lockdown mirati per anziani e persone fragili, il picco dell'epidemia è lontano"
di Redazione
L'infettivologo: "Positività non significa necessariamente malattia, chi ha sintomi lievi non si precipiti in ospedale ma si curi a casa"
Il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino, Matteo Bassetti, è tornato a parlare della situazione del contagio da Covid 19 in Liguria e in Italia. In particolare, il professore ha affrontato il tema della tutela delle persone più vulnerabili, suggerendo la possibilità di istituire dei mini-lockdown per loro: "Con la attuale crescita sostenuta dei casi di Covid-19 in Italia, andrebbe innanzitutto limitata la circolazione delle persone più fragili con patologie e degli anziani: penso che un lockdown mirato per queste categorie potrebbe essere il passo successivo, al fine di tutelarle dal contagio".
Commentendo i dati del 23 ottobre, Bassetti ha anche parlato della crescita dei contagi. "C'è stato un aumento del 50% della percentuale di positivi sul totale dei tamponi fatti in poco più di 10 giorni. Prevedo che la curva continuerà a salire fino al raggiungimento del picco e successivamente di una situazione di plateau, ma al momento il picco è ancora lontano"
In questo momento in Italia il 10% di chi fa i tamponi è positivo, ma in alcune regioni si è raggiunto il 25%. " E' evidente che siamo davanti ad una circolazione epidemica di questa seconda ondata che sta continuando a progredire", ha detto Bassetti. "Bisogna evidenziare il messaggio che positività non vuol dire necessariamente malattia e che in presenza di scarsa sintomatologia bisogna restare a casa, curare le formi lievi e monitorare l'andamento, ma non recarsi subito in ospedale. E' fondamentale non intasare gli ospedali".
"La speranza allo stato attuale è che questa circolazione molto alta del virus possa creare un minimo di immunità nella popolazione, anche se non si può parlare di immunità di gregge ed ancora non sappiamo molto circa la eventuale durata di tale immunità", ha aggiunto sulla possibilità che si sviluppi qualche forma di immunità in chi contrae il Covid 19.
Sul tema delle restrizioni alla circolazione, l'infettivologo pensa ad interventi mirati per ogni territorio.
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