Balneari e pubblici esercizi, "Con le linee guida Inail impossibile riaprire"

di Marco Innocenti

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Lo afferma la Camera di Commercio Riviere di Liguria

Balneari e pubblici esercizi, "Con le linee guida Inail impossibile riaprire"

La Camera di commercio Riviere di Liguria insorge contro le linee guida dell'Inail sulle distanze previste per le attività balneari e i pubblici esercizi, che di fatto metterebbero a rischio la riapertura in Liguria di molte attività e annuncia di essere pronta a mettere in campo tutte le possibili iniziative. "Ferma restando l'assoluta necessità di mantenere prioritari i principi di sicurezza sanitaria" i vincoli sulle distanze "rendono praticamente impossibile una riapertura effettiva dell'attività" sottolinea una nota della Camera che ieri ha riunito d'urgenza il Comitato di presidenza. L'accordo di ieri fra Regione Liguria, Camere di commercio e associazione dei balneari ha già ridotto le distanze fra gli ombrelloni dai 5 metri indicati dall'Inail a 3 metri per le spiagge liguri, ma resta la necessità di non abbassare la guardia e anche bar e ristoranti contestano le distanze. Se restasse l'impostazione più rigida il numero dei clienti supererebbe a malapena il 25% di quelli abituali, "la gestione economica ed operativa sarebbe totalmente impossibile, e si potrebbero aprire anche situazioni difficilmente contenibili in termini di code e ordine pubblico ancor più evidenti se si considera la problematica delle spiagge libere".

Secondo la Camera Riviere, che ha scritto al presidente della Regione, all'assessore all'Urbanistica e al presidente e al segretario di Unioncamere chiedendo di sostenere in tutte le sedi "una rivisitazione delle normative definite", le garanzie sanitarie possono essere rispettate "anche con una normativa meno stringente di quella attuale".